“Ci ha segnato il pregiudizio. Su di noi si sono spesi fiumi di parole. E hanno pesato”. A parlare Alessandra Drusian (di Oderzo) che col marito Fabio Ricci compone il duo dei Jalisse, vincitori del Festival di Sanremo nel 1997 con “Fiumi di parole”, poi additati come “meteore” e infine accusati di plagio: “L’accusa più dura. Fabio per 3 o 4 anni non è più riuscito a scrivere canzoni. Che poi il fantomatico plagio c’era solo per alcuni critici, i Roxette non ci hanno mai accusato di nulla”.
Nel mentre è diventata mamma e anche lei aveva pensato di abbandonare la musica: “Quando sono diventata mamma pensai di “appendere la voce al chiodo”. Fu Fabio a spronarmi: "Ma sei matta! Con una voce come la tua". E ha avuto ragione: abbiamo tirato su le nostre figlie dimostrando loro che vivere del lavoro che è anche la propria passione è il massimo, anche quando bisogna tirare un pò la cinghia”.
La rinascita grazie all’ottima prova a “Tale e Quale show (“Era da cinque edizioni del programma che facevo il provino, ma non andava bene.
Il ritorno dei Jalisse: «Dopo Sanremo ha pesato il pregiudizio. Salvi grazie alle nostre figlie»
Mercoledì 7 Novembre 2018Avevo detto basta”), ma ad aiutarli sono stati proprio le sue figlie, Aurora (11 anni) e Angelica (18): “Certo, assolutamente. Per loro siamo stati delle formichine. Abbiamo vissuto del lavoro che siamo riusciti a fare all'estero. Dopo Sanremo, grazie all'Eurovision Song Contest, siamo stati apprezzati molto nei paesi dell'Est o anche in America Latina. Ora che l'Italia ci dimostra di nuovo grande affetto è bellissimo condividerlo con le nostre ragazze”.