"Altri canti di Marte" il percorso di Isotta
nella musica italiana del Novecento

Sabato 21 Novembre 2015 di Gianpaolo Bonzio
"Altri canti di Marte" il percorso di Isotta nella musica italiana del Novecento
La forza, e soprattutto l’importanza culturale, del Novecento musicale trova una nuova definizione nell’analisi di Paolo Isotta. Con "Altri canti di Marte" (Marsilio) il critico musicale, in passato firma storica del Corriere della sera, riesce nel complicato obiettivo di delineare i contesti storici attraverso i quali sono emerse opere e tendenze, ponendo poi con energia l’accento su un gruppo di protagonisti che hanno firmato capitoli determinanti. In Italia, ma anche in Europa. Lo stesso autore, guardandosi indietro, non ha certo difficoltà (cosa rara tra i critici) ad ammettere alcune sue dimenticanze o sottovalutazioni sul peso di certe composizioni. Stanco, e probabilmente anche deluso, da un ambiente che, a suo dire, troppo spesso trascura l’effettiva qualità, Isotta mette a fuoco una serie di autori che non sempre hanno ricevuto il giusto riconoscimento e che spesso sono stati ignorati anche dalle istituzioni musicali. Compositori come Gino Marinuzzi, Franco Alfano (definiti i dioscuri del Novecento musicale italiano), Gaspare Spontini hanno un ruolo di primissimo piano nella riflessione dell’autore. Certo, sempre restando al panorama nazionale, non mancano sicuramente le analisi sulle straordinarie svolte compiute da Bruno Maderna, Ottorino Respighi, e Nino Rota, ma l’attenzione viene spesso rivolta anche ai musicisti che hanno non trovato la dovuta visibilità.

Qui Isotta apre la polemica su quei compositori che, in Europa, con troppa disinvoltura sono stati considerati semplicemente esponenti di "stili nazionali" come a volerne ridurre l’impatto artistico quando in realtà, come nel caso del romeno George Enescu per non parlare di Karol Szymanowsky, andrebbero inseriti tra gli autori di intuizioni di ampio respiro.

Il lungo viaggio musicale di Isotta, che trova itinerari e visioni specifiche anche grazie ad una invidiabile memoria su episodi, concerti, incisioni ed aneddoti, getta al lettore una bussola preziosa. Facendo capire, e questo è forse il messaggio più intrigante, che la ricerca della bellezza è missione ardua.
Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 13:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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