Nobel per la Pace all'organizzazione per il bando alle armi nucleari

Venerdì 6 Ottobre 2017
Attivisti dell'Ican in una foto d'archivio
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È stato assegnato all'organizzazione per il bando alle armi nucleari (Ican) il premio Nobel per la Pace 2017.

Il Comitato norvegese per il Nobel ha deciso di assegnare il riconoscimento all'organizzazone, si legge nella motivazione, «per il suo lavoro nel richiamare l'attenzione sulle catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso delle armi nucleari e per i suo straordinari sforzi per arrivare a un trattato che ne proibisca l'uso».

L'Ican (sigla di International campaign to abolish nuclear weapons), organizzazione non-profit fondata nel 2007, raccoglie oltre 400 organizzazioni partner in 101 Paesi e mira a promuovere la piena applicazione del Trattato per la proibizione delle armi nucleari, approvato il 7 luglio 2017 con l'adesione di 122 Paesi. Tra i 66 Paesi che non hanno partecipato formalmente ai negoziati vi sono ovviamente quelli con armi nucleari: Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, Israele, India, Pakistan e Corea del Nord.

Illustrando le motivazioni del premio, la presidente del Comitato del Nobel norvegese, Berit Reiss-Andersen, ha spiegato come l'assegnazione all'Ican incarna le «intenzioni di Alfred Nobel» ovvero risponde «a tre criteri del premio: la promozione della fraternità tra le nazioni, l'avanzamento del disarmo e del controllo delle armi e la promozione di congressi di pace».

«L'Ican - ha aggiunto Berit Reiss-Andersen - è fortemente impegnata nel raggiungimento del disarmo nucleare» e «ha giocato un ruolo importante». «È ferma convinzione del comitato Nobel - ha riferito - che l'Ican più di ogni altro abbia dato un contributo enorme e un nuovo vigore al progetto di un mondo senza armi nucleari». «Stiamo mandando un messaggio a tutti gli stati in particolare agli stati nucleari», ha detto ancora la presidente del comitato norvegese del Nobel.

Siamo onorati ma pensavo fosse «uno scherzo telefonico». Così Beatrice Fihn, direttore esecutivo dell'Ican, commenta a caldo il premio Nobel ricevuto, totalmente a sorpresa, dalla sua organizzazione. «È stato solo quando ho visto effettivamente la diretta che ho capito che era vero», ha detto rivelando ai giornalisti a Ginevra di aver pensato che la telefonata ricevuta dal comitato dei Nobel di Oslo poco prima dell'annuncio fosse uno scherzo.

«Siamo veramente onorati», ha poi aggiunto Fihn, sottolineando che il premio all'Ican «invia un messaggio a tutti gli stati con le armi nucleari ed a tutti gli stati che continuano ad affidarsi alle armi nucleari per la loro sicurezza» ricordando che «è un comportamento inaccettabile». «Noi non possiamo minacciare di massacrare centinaia di migliaia di civili in nome della sicurezza, non è così che si costruisce la sicurezza», ha concluso.

 

Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 12:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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