Lewis Carroll, che si chiamava in realtà Charles Lutwidge Dodgson ed era nato nella contea del Cheshire nell'Inghilterra occidentale il 27 gennaio 1832, aveva 33 anni quando diede alle stampe la storia fantastica Alice nel paese delle meraviglie, e fino a quel momento era stato un insegnante di matematica e un fotografo, con una speciale predilezione per i ritratti di bambine (anche in abiti discinti) che gli procurò anche accuse di pedofilia. Alice era una di queste bambine, probabilmente una delle tre figlie di un amico di famiglia, il rettore della Christ Church Henry Liddell, che Carrol portava in barca o nei pic-nic.
Il racconto nasce da una delle storie che egli narrava loro, ma prima di arrivare nelle librerie dovette essere più volte rimaneggiato e cambiare ripetutamente titolo: quando esso vide però finalmente la luce, nel 1865, divenne subito un caso editoriale, assicurando al suo autore una fama enorme.
La vicenda vede la piccola Alice, inseguendo un coniglio bianco, cadere in un mondo sotterraneo di paradossi, di assurdità e di nonsensi, in cui ella vive le più improbabili disavventure. Il libro è costruito da parodie di altre pubblicazioni del tempo, ma è pieno anche di allusioni a opere di autori contemporanei, e rimanda a poemetti, proverbi e avvenimenti propri dell'epoca, ma rimettendo continuamente in discussione tutte le regole logiche, linguistiche, fisiche e matematiche. Il Gazzettino lo propone ai lettori corredato dalle illustrazioni di Arthur Rackham a partire da mercoledì, con un sovrapprezzo di 3.80 euro sul costo del quotidiano.
Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 10:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il racconto nasce da una delle storie che egli narrava loro, ma prima di arrivare nelle librerie dovette essere più volte rimaneggiato e cambiare ripetutamente titolo: quando esso vide però finalmente la luce, nel 1865, divenne subito un caso editoriale, assicurando al suo autore una fama enorme.
La vicenda vede la piccola Alice, inseguendo un coniglio bianco, cadere in un mondo sotterraneo di paradossi, di assurdità e di nonsensi, in cui ella vive le più improbabili disavventure. Il libro è costruito da parodie di altre pubblicazioni del tempo, ma è pieno anche di allusioni a opere di autori contemporanei, e rimanda a poemetti, proverbi e avvenimenti propri dell'epoca, ma rimettendo continuamente in discussione tutte le regole logiche, linguistiche, fisiche e matematiche. Il Gazzettino lo propone ai lettori corredato dalle illustrazioni di Arthur Rackham a partire da mercoledì, con un sovrapprezzo di 3.80 euro sul costo del quotidiano.
