In giro per l'Italia con il suo On tour, omonimo dell'album certificato oro, Elisa farà il bis al Palalottomatica.
Che live sarà?
«Ho messo insieme folk, rock, pop ed elettronica, sonorità diverse che mi appartengono tutte. Una scelta per evidenziare le mie due anime, l'energica e quella più introspettiva e poetica».
In scaletta anche cover
«Le uniche che fanno parte della mia storia, Almeno tu nell'universo di Mia Martini e Hallelujah di Leonard Cohen».
Ospiti sul palco?
«Non voglio svelare nulla, qualcosa accadrà».
In apertura Lele Esposito
«Deve fare strada ed avere più fiducia in se stesso, ma ha talento e purezza».
Il ruolo di coach ad Amici?
«Umanamente mi ha arricchito, lo scambio con giovani pieni di passione ha azzerato i miei timori iniziali, ho avvertito un grande senso di comunità».
Punti a favore del format?
«Un'esperienza positiva. Puoi condividere la ricerca di identità musicale con gli altri oppure, se già c'è, esprimere ciò in cui credi. L'importante è essere sicuri della direzione da seguire».
Il tour toccherà anche l'Irlanda
«Un paese con una cultura musicale eccezionale, lo amo e mi ci avvicino con curiosità ed ammirazione. Farò un live ad hoc per i piccoli locali».
E sarà allargato alla famiglia
«È lungo e non potevo separarmi dai miei figli, è faticoso ma gli fa bene, un modo per interagire ed imparare, per svegliarsi».
On, per essere sintonizzata su cosa?
Sono addolorata per le grandi ingiustizie nel mondo, nascere in certi posti ti segna il destino. Sento la necessità di dare un aiuto concreto».
A breve i vent’anni di carriera «È cambiato il mio sguardo sulle cose, a differenza della voglia di fare e dare il massimo, quella è identica, immacolata».
Ultimo aggiornamento: 09:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA Che live sarà?
«Ho messo insieme folk, rock, pop ed elettronica, sonorità diverse che mi appartengono tutte. Una scelta per evidenziare le mie due anime, l'energica e quella più introspettiva e poetica».
In scaletta anche cover
«Le uniche che fanno parte della mia storia, Almeno tu nell'universo di Mia Martini e Hallelujah di Leonard Cohen».
Ospiti sul palco?
«Non voglio svelare nulla, qualcosa accadrà».
In apertura Lele Esposito
«Deve fare strada ed avere più fiducia in se stesso, ma ha talento e purezza».
Il ruolo di coach ad Amici?
«Umanamente mi ha arricchito, lo scambio con giovani pieni di passione ha azzerato i miei timori iniziali, ho avvertito un grande senso di comunità».
Punti a favore del format?
«Un'esperienza positiva. Puoi condividere la ricerca di identità musicale con gli altri oppure, se già c'è, esprimere ciò in cui credi. L'importante è essere sicuri della direzione da seguire».
Il tour toccherà anche l'Irlanda
«Un paese con una cultura musicale eccezionale, lo amo e mi ci avvicino con curiosità ed ammirazione. Farò un live ad hoc per i piccoli locali».
E sarà allargato alla famiglia
«È lungo e non potevo separarmi dai miei figli, è faticoso ma gli fa bene, un modo per interagire ed imparare, per svegliarsi».
On, per essere sintonizzata su cosa?
Sono addolorata per le grandi ingiustizie nel mondo, nascere in certi posti ti segna il destino. Sento la necessità di dare un aiuto concreto».
A breve i vent’anni di carriera «È cambiato il mio sguardo sulle cose, a differenza della voglia di fare e dare il massimo, quella è identica, immacolata».
