Cannes, niente Palma d'oro se i film non escono nelle sale

Giovedì 11 Maggio 2017 di Gloria Satta
Tilda Swinton in una scena del film "Okja", prodotto da Netflix
Niente più film in gara per la Palma d’oro se non è prevista l’uscita in sala. Lo ha deciso il Festival di Cannes e la disposizione scatterà a partire dall’anno prossimo. Gli esercenti e distributori francesi francesi hanno vinto, dunque, dopo aver ferocemente contestato la presenza in concorso, nella 70ma edizione del Festival in programma dal 17 maggio, di due film finanziati da Netflix: ”Okja” del sudcoreano Bong Joon-ho e ”The Meyorowitz Stories” diretto da Noah Baumbach. Il Festival «si è fatto carico dell’inquietudine dell’industria», spiega il direttore artistico Thierry Frémaux e, «pur accogliendo con gioia un nuovo operatore deciso a investire nel cinema, vuole ribadire il suo sostegno ai sistemi tradizionali di sfruttamento».
Si è aperta così una febbrile trattativa diplomatica. Cannes ha provato in tutti i modi a raggiungere un accordo chiedendo alla piattaforma di mostrare i due film al pubblico delle sale e non soltanto ai suoi abbonati. Ma Netflix ha risposto picche. Impensabile smontare all’ultimo minuto il cartellone di quest’anno.
Ma a partire dal 2018 chi vorrà concorrere alla Palma d’oro dovrà preventivamente impegnarsi ad uscire nelle sale.
Chi l’avrebbe detto, solo due o tre anni fa. Il caso Netflix e la presenza al 70mo Festival di alcuni film finanziati da Amazon (”Wondestruck” e ”You were never really there”) dimostrano che il mercato cinematografico è profondamente cambiato. E chissà quali altre sorprese riserva il futuro.
Ultimo aggiornamento: 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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