Annalisa Minetti, paura per il papà colpito da infarto: «Grata ai medici, gli hanno salvato la vita»

La cantautrice racconta le apprensioni per il padre 69enne salvato dall'intervento dei sanitari negli ospedali di Ostuni e Brindisi

Mercoledì 23 Agosto 2023 di Andrea Zaccaria
Annalisa Minetti, paura per il papà colpito dai medici: «Grata ai medici, gli hanno salvato la vita»

Il cuore di Salvatore Antonio Minetti continua a battere. Il provvidenziale e encomiabile lavoro dei medici dell’ospedale di Ostuni e del “Perrino” di Brindisi salva la vita al 69enne, originario della Città Bianca, padre di Annalisa. Quella che si prospettava una giornata travagliata, in cui la speranza era appesa ad un filo, si è trasformata in una pagina a lieto fine.

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È la storia di Salvatore, giunto all’ospedale di Ostuni con un infarto in corso e prontamente preso in cura, prima, dallo staff medico del presidio ospedaliero di Ostuni e, dopo, dall’equipe dell’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi.

Annalisa Minetti, paura per il padre

«Sono e sarò sempre grata all’ospedale di Ostuni e al “Perrino” di Brindisi – dichiara commossa la figlia, Annalisa Minetti – sono degli eroi, hanno salvato la vita al mio papà.

Un profondo grazie va al dottor Gianni Spennati che ha immediatamente capito la gravità della situazione ed ha fatto sì che mio padre oggi sia ancora vivo». Annalisa Minetti, figlia di Salvatore, è una figura nota al pubblico nazionale. È una cantautrice, modella e atleta paralimpica italiana.

Salvatore Minetti vive a Milano ed era venuto in Puglia nella sua città, Ostuni, come fa sempre per trascorrere le vacanze. Quest’anno però c’era un motivo in più, il matrimonio della figlia Francesca che ha scelto Ostuni come location per uno dei giorni più belli della sua vita.

Il racconto

Il 69enne aveva avvertito alcuni dolori al torace già da alcuni giorni, ma non ne ha dato subito importanza e non voleva creare preoccupazioni alla famiglia che stava vivendo l’atmosfera festosa delle nozze. Tant’è che non lo aveva detto a nessuno. Col passare dei giorni il dolore al torace aumentava sempre di più con difficoltà a muovere le braccia. Domenica scorsa, 20 agosto, Salvatore ne parla al telefono con sua figlia Annalisa che in quell’istante è a Roma, dove vive con la sua famiglia. «Mi ha riferito che non si sentiva tanto bene e mi ha spiegato i dolori che aveva – racconta Annalisa Minetti - sin da subito gli ho consigliato di andare al pronto soccorso. Lui mi ha ascoltata e si è recato presso l’ospedale di Ostuni, sempre rimanendo al telefono con me in modo che potessimo monitorarci». Appena arrivato al presidio ospedaliero della Città Bianca, i medici hanno effettuato l’esame dell’elettrocardiogramma ed hanno inviato telematicamente il referto al cardiologo Gianni Spennati, in quel momento reperibile. Il dottor Spennati nota sin da subito un tracciato dubbio e si mobilita tempestivamente in ospedale. 


Da qui decide il trasferimento immediato in ambulanza al “Perrino” per il ricovero e le cure necessarie. Salvatore Minetti aveva un infarto in corso e, appena arrivato al “Perrino”, gli viene eseguita la coronarografia che mette in luce due vasi coronarici critici. Il 69enne ostunese viene sottoposto così a due interventi, nelle giornate di lunedì e martedì, di angioplastica. «Il mio papà ora sta meglio – afferma Annalisa Minetti – mi sono sentita con lui nella serata di lunedì e mi ha riferito che lo staff medico è fantastico e lo stanno accudendo in maniera esemplare. Ho solo parole di elogio per tutto il personale sanitario interessato. La distanza non aiuta, ma mi sono sentita confortata. A breve verrò in Puglia dal mio papà, abbraccerò il dottor Gianni Spennati e ringrazierò personalmente l’equipe medica del “Perrino”». Una bella pagina di sanità in un periodo delicato, particolarmente non semplice per la provincia di Brindisi. Un appello in segno di vicinanza che giunge da Annalisa Minetti. 

«Sono a conoscenza delle difficoltà presenti in questo periodo per la carenza di medici. Sono a disposizione e farei tutto quello che è in mio potere, a livello pubblico, per poter sostenere la Puglia. La sanità pugliese deve essere il nostro fiore all’occhiello. Non si può implodere a livello sanitario una regione così importante e così ben vista dal mondo. A volte penso ad una cosa, diamo miliardi ai calciatori quando invece dovremmo sostenere di più i nostri medici». Anche attraverso i suoi profili social, la nota cantante e atleta, ha voluto pubblicamente ringraziare tutti i medici che con il loro lavoro e la loro umanità si sono presi cura del padre strappandolo dal peggio. «La Puglia ha fatto la differenza — conclude Annalisa Minetti - si parla tanto della sanità del nord e del centro Italia come se quella del sud non esistesse. Il mio papà è stato salvato dalla sanità pugliese».

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