Amelia, si rompe la caldaia del teatro, Ascanio Celestini lasciato solo davanti alla porta a scusarsi con gli spettatori

Giovedì 15 Marzo 2018 di Francesca Tomassini
Amelia, si rompe la caldaia del teatro, Ascanio Celestini lasciato solo davanti alla porta a scusarsi con gli spettatori
AMELIA- Un'accoglienza a dir poco gelida per Ascanio Celestini. Mercoledì 14, l'attore romano avrebbe dovuto portare sulla scena del Teatro Sociale "Pueblo" ma a causa di un guasto al riscaldamento, all'ultimo minuto lo spettacolo è stato annullato. Può succedere. "Quello che non può succedere -commenta una spettatrice - è che nessuno della società che gestisce il teatro si sia degnato di palesarsi a spiegare o a scusarsi". In effetti, intorno alle 20,30 ad accogliere gli spettatori sulla porta del teatro c'era solo Celestini che, desolato, si è scusato con il pubblico spiegando la situazione. Il guasto alla caldaia in verità si è verificato nel corso della mattinata di mercoledì. E quasi da subito è apparso chiaro che non sarebbe stato riparabile nel giro di poche ore. Ma la compagnia e i tecnici hanno lavorato ugualmente all'allestimento nella speranza che una soluzione sarebbe stata trovata e lo spettacolo potesse comunque andare in scena. Lo stesso Celestini, arrivato in teatro nel primo pomeriggio, ha fatto le prove. Ma verso le 19.30 la temperatura in sala si è ulteriormente abbassata. Dieci gradi fuori e dieci gradi dentro. Insostenibile per tutti, attori e pubblico. Da qui la decisione di annullare. "Abbiamo fatto una figuraccia colossale -continua la spettatrice- da inospitali, superficiali, ignoranti. C'era molta gente venuta da Roma, bel gesto davvero per il rilancio turistico del territorio. Visto che del guasto si sapeva dalla mattina c'era tutto il tempo per avvertire". Lo stesso Celestini, ha pubblicato il suo disappunto sulla propria pagina Facebook. "Ad Amelia, in Umbria, per la prima volta in 22 anni di teatro questa sera non ho fatto lo spettacolo perché la temperatura in sala era davvero bassa. Il Teatro Stabile dell’Umbria che ci ha invitato a fare lo spettacolo non è stato avvertito del guasto. Io sono stato il primo a farlo perché non comprendevo per quale motivo non intervenisse. Gli artisti e i tecnici che lavorano in teatro devono poterlo fare con dignità.  Lo stesso rispetto merita lo spettatore. Stasera questo rispetto è venuto meno e siamo stati costretti a smontare scenografie, allestimento tecnico e lasciare il teatro. Mi dispiace molto. E ringrazio chi ha fatto il possibile per evitare che lo spettacolo saltasse, ma in quel posto battevamo i denti e lo spettacolo che ne sarebbe venuto fuori non c’entrava niente con quello che deve stare sul palcoscenico di un teatro dignitoso" 
Ultimo aggiornamento: 16:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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