Da oggi a Venezia sfilata glamour di stelle: subito Gosling e il caso Cucchi

Mercoledì 29 Agosto 2018 di Gloria Satta
Da oggi a Venezia sfilata glamour di stelle: subito Gosling e il caso Cucchi
VENEZIA Toccherà a un regista-prodigio di 33 anni, Damien Chazelle, il compito di inaugurare stasera la 75ma Mostra di Venezia con il suo nuovo film First Man dedicato a Neil Armostrong, il primo uomo che nel 1969 mise piede sulla Luna. Sbarcherà al Lido anche Ryan Gosling, l’attore che con intensità e senso del pericolo interpreta l’astronauta americano proiettato verso l’ignoto: si ripeterà così qui, a Venezia, l’accoppiata vincente che due anni fa consentì al musical La La Land di prendere la rincorsa verso il successo mondiale e i sei Oscar.

LA SICUREZZA
Inaugurazione in grande stile, degna della Mostra extralarge che prende il volo. Anche le misure di sicurezza saranno imponenti: quest’anno vigilerà sull’incolumità di cinefili e star anche un elicottero, unito alle 70 telecamere disseminate nell’area del festival, alla motovedetta incaricata di pattugliare il mare, al massiccio spiegamento delle forze dell’ordine. «Abbiamo messo in piedi un’organizzazione degna del G8», ha dichiarato il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto.

LE STAR
La sala del Palazzo del Cinema sarà gremita di star, accolte dal direttore dlla Mostra Alberto Barbera e dal presidente della Biennale Paolo Baratta. Ci saranno Claire Foy e Jason Clarke, gli altri interpreti del film di Chazelle, Vanessa Redgrave che riceverà stasera stessa il Leone alla carriera, David Cronenberg che verrà premiato il 5 settembre, Bradley Cooper regista debuttante dell’atteso A Star is Born con Lady Gaga in programma dopodomani, i registi Alfonso Cuaròn, Florian von Donnersmark, Rick Alverson, Giulio Base, e poi Jeff Goldblum, Alessandro Borghi e Jasmine Trinca protagonisti dello sconvolgente film su Stefano Cucchi Sulla mia pelle che oggi apre Orizzonti alla presenza di Ilaria Cucchi, la sorella del giovane romano morto in carcere nel 2009.
Ovviamente sfilerà sul red carpet la giuria, guidata dal maestro messicano Guillermo Del Toro che l’anno scorso vinse il Leone d’oro per La forma dell’acqua. Accanto a lui Naomi Watts, Christoph Waltz, Nicole Garcia, il nostro Paolo Genovese. Non verrà, in segno di lutto per il crollo del ponte Morandi a Genova e la tregedia del Parco del Pollino, il presidente Sergio Mattarella. Ci sarà però il ministro della Cultura Alberto Bonisoli. E Michele Riondino, attore bello e impegnato, aprirà le danze nel ruolo di ”madrino”, prima che nel 2019 il ruolo torni a una donna, come ha promesso Barbera. Intanto l’attore ha fatto outing politico: «Ho votato per i 5 stelle e Salvini non mi rappresenta, mi sarei regolato in modo diverso se avessi saputo che era in programma un’alleanza con la Lega», ha dichiarato Riondino al Corriere Veneto. 

Dopo la proiezione di First Man ci sarà la consueta cena sulla spiaggia, sotto il Tendone dell’Hotel Excelsior. Chazelle, che dopo l’Oscar ha sposato in segreto l’attrice Olivia Hamilton, ha avuto a disposizione 70 milioni di dollari (30 per La La Land) per raccontare la spericolata missione della Nasa che quasi mezzo secolo fa portò l’uomo sul nostro satellite.
MISSIONE RISCHIOSA
«Abbiamo sempre pensato in modo trionfalistico al primo sbarco sulla Luna», ha spiegato il regista, «ma il mio film vuole dimostrare quanto incerta e densa di pericoli fosse quell’impresa». Chazelle, che dirigerà la serie Netflix The Eddy, ha spiegato la ricetta del suo cinema: «Un film può essere bello o brutto, l’importante è che sia personale».

E di film personali questa Mostra sembra davvero ricca. Uno è senz’altro Suspiria, il remake del cult di Dario Argento firmato da Luca Guadagnino, in concorso dopodomani. «Luca e io siamo posseduti da Suspiria, abbiamo sempre condiviso la passione per quel film», ha dichiarato a Vanity Fair la protagonista Tilda Swinton. L’Italia va a caccia del Leone d’oro anche con Capri-Revolution di Mario Martone e What you gonna do when the world’s on fire di Roberto Minervini, entrambi targati RaiCinema che ha ben 17 film al Lido. Non a caso l’ad Paolo del Brocco guida la classifica dei ”professionali” nell’annuale ”power list” del cinema italiano compilata da Box Office e Ciak.
E si sono svegliate le femministe di Dissenso Comune: venerdi 31 parteciperanno, insieme con Women in Film, TV & Media Italia, a un incontro pubblico sulla presenza delle donne nel cinema. Promosso dalla Biennale così nessuno potrà più dire, come ha fatto Hollywood Reporter, che un’unica regista in gara è il segno di una Mostra inquinata dal «maschilismo tossico».
Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 00:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci