Alessandra Graziottin
PASSIONI E SOLITUDINI di
Alessandra Graziottin

L'infiammazione in bocca è un pericolo in gravidanza

Lunedì 25 Marzo 2024
A colpo d'occhio, il nostro sorriso è un biglietto da visita, perché rivela la nostra personalità, la nostra storia clinica, il nostro profilo di salute biologica ed emotiva, il nostro malessere o benessere interiore. In realtà, a uno sguardo professionale, la nostra bocca rivela molto di più: di fatto è un avamposto che può svelare in anticipo le insidie e le patologie che minano la nostra salute a tutte le età ma, in particolare, chi lo direbbe?, in gravidanza.
Se ne è parlato al congresso nazionale della Società Italiana di Parodontologia (SIdP), tenutosi a Rimini la scorsa settimana. Ha destato molto interesse una relazione a due voci: il professor Nicola Discepoli, dell'Università di Siena, ha illustrato la parte specialistica relativa alla salute della bocca, e a me è stato affidato il compito di analizzare l'impatto delle infiammazioni parodontali (le parodontiti) sul decorso della gravidanza. Le implicazioni emerse sono utili per ottimizzare la salute di mamma e nascituro, grazie a una maggiore collaborazione clinica tra parodontologi e ginecologi/ostetrici.
Lo scenario: il sensore più sensibile e precoce di come può evolvere la gravidanza è la salute del parodonto, ossia dell'insieme di strutture che includono le gengive, l'osso alveolare, i legamenti parodontali e il cemento radicolare, con il compito di mantenere i denti ancorati alle ossa delle arcate dentarie per permetterci di masticare. La salute della bocca dipende da fattori genetici e da fattori ambientali, condizionati dalla qualità e composizione delle scelte alimentari, da abitudini voluttuarie, tra cui alcol e fumo, dagli standard di igiene orale, dalla qualità e frequenza dei controlli odontoiatrici. Eccesso di zuccheri, dolci e bibite zuccherine, snack e caramelle creano nemici formidabili proprio tra i microrganismi che abitano la nostra bocca. Le gengive sono abitate da un complesso microbiota (e microbioma, se ne consideriamo il codice genetico), ossia da un insieme di microrganismi che si sono evoluti con noi in oltre duecentomila anni, e prima di noi con i nostri antenati animali. Sono amici e alleati, e vivono con noi in eubiosi, in dinamica armonia, se abbiamo comportamenti alimentari e igienici rispettosi e appropriati. Se invece li aggrediamo con antibiotici, o alimentiamo i germi nemici con errori alimentari e comportamentali, creiamo uno stato di disbiosi progressiva che attaccherà il parodonto, causando parodontiti.
Qual è il punto? Come tutte le mucose, anche le strutture del parodonto sono presidiate dal nostro esercito, il sistema immunitario, con i suoi diversi corpi speciali. Se la disbiosi persiste, e i germi nemici diventano sempre più aggressivi, veri e propri terroristi in casa, ecco che il sistema immunitario entra letteralmente in guerra. Il conflitto scatena un'infiammazione di crescente gravità, un micro-incendio biologico che distrugge le gengive, che appaiono sempre più retratte, infiammate come il confine di un Paese che sta perdendo la guerra e facilmente sanguinanti. I segni obiettivi sul parodonto sono precoci e visibili, ben prima che lo siano le lesioni placentari e fetali. I microrganismi nemici infatti attaccano il parodonto e ne violano il confine, forzandolo e minandone la funzione di frontiera dinamica selettiva, tipica delle mucose in salute. E attaccano l'intero organismo con una manovra a tenaglia. Da una parte producono endotossine batteriche, lipopolisaccaridi e triliardi di molecole infiammatorie, dall'altra entrano nel sangue, provocando una batteriemia.
In gravidanza, la morsa di guerra biologica partita dal parodonto diventa più aggressiva per l'ipersensibilità delle gengive e del microbiota orale ai crescenti livelli di estrogeni (che da 600 picogrammi/ml all'ovulazione arrivano a 30-35.000 pg/ml a termine di gravidanza), e la ridotta efficienza immunitaria ("immunotolleranza"), perché il feto è di fatto un allotrapianto, in quanto ha la metà dei geni del padre.
Conseguenze delle parodontiti? Abortività ripetuta, parto prematuro, neonati di basso peso, con aumento fino a sei volte della preeclampsia, con grave ipertensione e lesioni renali, che possono essere fatali alle donne di condizioni più disagiate. La parodontite è allora l'avamposto visibile che può consentire ai medici attenti di cogliere i primi fotogrammi delle patologie che, non intercettate e modificate dal ginecologo/ostetrico, possono compromettere la gravidanza, perché attaccheranno placenta e sacco amniotico, tutta la stanza del principino o della principessina, minandone la salute e, nei casi gravi, la vita.
Perché l'infiammazione è così pericolosa per la gravidanza? Perché su un campo in fiamme non si semina. E non si raccoglie. Attenzione dunque alla salute della bocca, già prima della gravidanza. E per tutta la vita, per sorridere in salute. Ultimo aggiornamento: 09:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA