Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

"Storia del profumo a Venezia" con
Anna Messinis a Palazzo Mocenigo

Martedì 25 Aprile 2017 di Luciana Boccardi
Un filo rosso profumato, una via che percorre spazi lontani per arrivare dall’Oriente a Venezia. Il  profumo come linguaggio della vita fin dai tempi più antichi  ha costituito per Anna Messinis, studiosa tenace di tutto ciò che fa storia intorno a una goccia di  profumo , motivo di ricerca approfondita ed esauriente raccolta ora in un volume bellissimo pubblicato da Lineadacqua  con un corredo di immagini interessanti  e  rare, annunciato da una copertina cartonata d’argento che presenta campito il bassorilievo che oggi è visibile nell’antica Farmacia veneziana di San Fantin , ristrutturata e oggi gestita da MAVIVE, della famiglia Vidal,  produttrice dei profumi più rari ottenuti  con le antiche ricette veneziane.
Il volume  della Messinis  “Storia del profumo a Venezia “, ricco di citazioni  e immagini, presentato da Marco Vidal, amministratore Delegato dell’industria profumiera di famiglia e da Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia, si avvale anche della collaborazione di Frederick  Lauritzen che con un saggio che parte  Bisanzio arriva in Laguna raccontando il divenire di profumi   (per fumi) usati fin dall’antichità per profumare le stanze, gli abiti, le salme, per accompagnare preci e orazioni nei riti che avevano bisogno di stordire chi doveva rivolgersi a un immaginario dio o a inesistenti streghe che solo a fronte di particolari fragranze fuggivano o si avvicinavano. Per raccontare lo stordimento del quale la ricerca della fede ha bisogno basterebbe l’incenso e il suo uso ancora presente in alcuni riti religiosi. Il valore dato ai profumi si misura anche con il loro utilizzo  come moneta di scambio
Anna Messinis  ha presentato il libro nel Museo di  Palazzo  Mocenigo  -  che ospita anche l’unico percorso museale del profumo  in Italia - intrattenendo il pubblico sulle tante notizie ritrovate,  momenti  e significati, simbologie e usanze che descrivono  le nostre consuetudini olfattive di ogni tempo  in Venezia,  consolidate dai rapporti tra Oriente e Occidente , soffermandosi anche sulle note che  Pietro Andrea Mattioli , studioso e medico di corte , lasciò scritte (prima di morire di peste a Trento nel 1578)  con le indicazioni di tutte le erbe mediche che si potevano trovare nell’area lagunare . E di notizie sulle potenzialità di sapori e odori estratti da erbe rare è ricchissimo questo percorso  lungo millenni che si conclude con il ricordo delle prime pubblicità apparse negli anni Trenta del secolo scorso per reclamizzare un profumo squisitamente veneziano  fino  all’attualissimo prestigioso “ The Merchant of Venice”.


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