Fosse stata seta, velluto, chiffon, prezioso merletto, non avrebbe con sentito un impatto così possente, così’ fascinoso come quello della “Regina”, l’abito che occupa il centro della superba mostra dedicata all’acqua, allestita come evento nel contesto delle giornate di AltaRoma nella sede autorevole delle Terme di Diocleziano e realizzata totalmente con materiali di scarto, nella fattispecie fondi di bottiglie di plastica trasparente.
“IN ACQUA - H2O MOLECOLE DI CREATIVITA’ “ : titolo intrigante coniato dagli autori di una esposizione che porterà nel mondo, dopo l’apertura romana, un “ libro” singolare che affronta tutte le declinazioni liquide abbinate al mondo del fashion. Metti insieme l’imprenditorialità d’assalto di Stefano Dominella , presidente della Gattinoni, la cultura e l’intuito di Bonizza Giordani Aragno, la fantasia scatenata, insolente e imprevedibile di Guillermo Mariotto ( stilista di Gattinoni e mente creativa della direzione artistica della griffe), aggiungi la tenacia e l’esperienza di comunicazione di Edoardo De Giorgio, gli apporti letterari di Adriana Mulassano, di Francesco Prosperetti, Rosanna Friggeri, Katia Tomasetti, Paolo Belletti, Giacomo Santucci, ed entra nel contesto della mostra più esauriente e inedita dedicata al mondo del fashion.
Alla “Regina” piazzata nel centro della sala, fanno ala gli abiti delle firme più note del nostro tempo, scelti per un riferimento imp0licito alla dimensione liquida, all’acqua che core lungo tutta la rassegna in forma virtuale per ricordarci che si tratta dell’elemento più prezioso della nostra vita. A noi possono venire in mente certe forme proposte da Etro nelle diverse sfaccettature del blu mare, nel rincorrersi di drappeggi che ricordano onde minacciose o risacche dolcissime. Liquida è la linea imposta da sempre da Armani che in questa mostra è presente con uno dei suoi abiti che scivolano addosso .
Il mito delle sirene è interpretato da Coveri: jersey stretch e tulle per la ninfa di Chiara Boni; plisse di tulle nei colori dell’acqua chiara è la chiave di lettura per Ermanno Scervino; Abiti “d’acqua” si raccontano con le firme di Cavalli, Biagiotti, Valentino, Gigli, Ferrè, Gucci , Marras, Max Mara, Ken Scott, Krizia, per non dire di Gattinoni . Gioco altissimo di interpretazione questo che ci vede vestiti d’acqua, camminare sull’acqua con scarpe celestiali, firmate da Ferragamo, Caovilla, Superga, Tramontano. Portare gioielli che raccontano una fantasia liquida come quelli firmati da De Benedittis .
Il catalogo esauriente (Gangemi Editore) si apre con il monito balzachiano: “l’abbigliamento è la più grande modificazione provata dall’uomo asociale, esso pesa su tutta l’esistenza” e si chiude con l’evocazione presa a prestito da Marguerite Yourcenar che traduce in un gesto devoto il raccogliere l’acqua nel cavo delle mani o il bere direttamente alla sorgente “ facendo così penetrare in noi il segreto della terra e la pioggia del cielo”.
Ultimo aggiornamento: 01:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi