Ha chiuso i battenti la mostra “Venezia è sempre di moda” inaugurata al centro Candiani di Mestre il 10 aprile scorso. Una bella pagina corredata di immagini interessanti soprattutto per chi non abbia ricordo nitido di com’era la Venezia di allora, come si svolgevano le serate di gala, quale ruolo avesse avuto la moda nel contesto culturale e sociale della città con un excursus fotografico che va dagli anni Venti agli anni Settanta, dal delphos di Mariano Fortuny alla prima minigonna della storia (1969) .
Momenti sconosciuti ai più che parlano delle prime sfilate, volute dalla CIGA al Lido per ospitare la moda come divertissement inconsueto per pomeriggi e serate sulla terrazza dell’Hotel Excelsior dedicate a una mondanità internazionale come poche città possono vantare di aver conosciuto. Filmati (LUCE) , fotografie preziose, uscite dagli archivi di Carlo Montanaro , di Cameraphoto, di Giacomelli, scattate quando nelle passerelle improvvisate sulla terrazza dell’Excelsior o in seguito a Venezia, in Palazzo Grassi, sfilava l’ alta moda dei grandi nomi dagli anni Venti al 1970. Alta moda per bellezza e suntuosità ma soprattutto perché tutti abiti di sartoria, l’abito unico che allora rappresentava l’orgoglio della cliente che si garantiva l’esclusiva di un modello, di un tessuto. Nella mostra figuravano anche alcuni abiti di sarti famosi (allora non si chiamavano stilisti) esposti con una regia che ha ripetuto in formato micro il taglio espositivo della mostra “Bellissima” curata per l’esposizione romana da Maria Luisa Frisa che ha collaborato per l’allestimento al Candiani. Con la curatrice, Elisabetta Da Lio, hanno dato il loro contributo Eleonora Ceriano, Mariateresa Crisigiovanni, Daniela Ferretti e la responsabile del Museo di Palazzo Mocengo , Chiara Squarcina.
Avrei visto con interesse anche una pagina che , nel contesto di Palazzo Gassi, accennasse anche alla superba biblioteca di moda e costume realizzata da Doretta Davanzo Poli che ne fu direttrice per tutta la storia del CIMC di Franco Marinotti che aveva voluto a Venezia questa destinazione prestigiosa per Palazzo Grassi. Apprezzata e frequentatissima soprattutto da studiosi di storia del costume, la Biblioteca ricca reperti, volumi preziosi, antichi tessuti , oggetti rari legati al costume dall’antichità al nostro tempo con un occhio particolare per la storia della moda a Venezia, con il passaggio di proprietà di Palazzo Grassi votato ad altra destinazione venne colpevolmente dispersa.
Bello il capitolo della Mostra che affida a bellissimi scatti in bianco e nero il racconto di sfilate memorabili , protagonisti abiti di Fabiani, Antonelli, Simonetta, Carosa, Schubert, Galitzine, Balestra, Dior, Valentino, le sorelle Fontana , l’allora emergente - ma già pronta per il successo internazionale , Raffaella Curiel .
“Venezia è sempre di moda “ è stata una Mostra per la quale si attende un seguito. Venezia dopo gli anni Settanta fu ancora testimone di grandi momenti con la nascita della Biennale Internazionale della Moda , promotrice delle cinque edizioni internazionali di “Pianeta Spose” , le rassegne annuali di “Festivalmare” al Lido, le sfilate degli artigiani CGIA a Venezia (memorabili quelle di notte in Piazza San Marco e alla Salute), le sessioni del Concorso di giovani Stilisti voluto dal Comune e presentato al Teatro Goldoni. Gli ultimi decenni del Novecento hanno cantato quel fascino di Venezia che ancora oggi è una sirena per tanti guru della moda.
Ultimo aggiornamento: 02:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi