Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Chiusa la Mostra sulla moda a
Venezia: ...ma non finisce qui!

Lunedì 2 Maggio 2016 di Luciana Boccardi
Ha chiuso i battenti   la mostra  “Venezia  è sempre di moda” inaugurata al centro Candiani di Mestre il 10 aprile scorso. Una bella pagina corredata di immagini interessanti soprattutto per chi non abbia ricordo nitido di com’era la Venezia di allora, come si svolgevano le serate di gala, quale ruolo avesse avuto la moda nel contesto culturale e sociale della città con un excursus fotografico che va dagli anni  Venti  agli anni Settanta, dal delphos di Mariano Fortuny alla prima minigonna della storia (1969) .
Momenti sconosciuti ai più che parlano delle prime sfilate, volute dalla CIGA  al Lido  per ospitare la moda  come divertissement  inconsueto per pomeriggi  e serate  sulla terrazza dell’Hotel  Excelsior  dedicate a  una mondanità  internazionale come poche città possono vantare di aver conosciuto. Filmati  (LUCE) , fotografie preziose, uscite dagli archivi di Carlo Montanaro ,  di Cameraphoto,  di Giacomelli, scattate quando nelle passerelle improvvisate sulla terrazza dell’Excelsior  o in seguito a  Venezia, in Palazzo Grassi,  sfilava l’ alta moda  dei grandi nomi  dagli anni Venti  al 1970. Alta moda per bellezza e suntuosità ma soprattutto perché tutti abiti di sartoria, l’abito unico che allora rappresentava l’orgoglio della cliente che si garantiva l’esclusiva di un modello, di un tessuto.  Nella mostra  figuravano  anche alcuni abiti di sarti famosi  (allora non si chiamavano stilisti) esposti   con una regia  che ha ripetuto  in formato micro il  taglio espositivo della mostra “Bellissima” curata per l’esposizione romana da Maria Luisa Frisa  che ha collaborato per l’allestimento al Candiani.  Con la curatrice, Elisabetta Da Lio, hanno dato il loro contributo  Eleonora Ceriano, Mariateresa  Crisigiovanni, Daniela Ferretti  e la  responsabile del Museo di Palazzo Mocengo , Chiara Squarcina.
Avrei  visto con interesse anche una pagina  che , nel contesto di Palazzo Gassi, accennasse  anche alla superba biblioteca di moda e costume  realizzata da Doretta Davanzo Poli che ne fu direttrice per  tutta la storia del CIMC   di Franco Marinotti  che aveva voluto  a Venezia   questa destinazione prestigiosa per Palazzo Grassi. Apprezzata e frequentatissima soprattutto da studiosi di storia del costume, la Biblioteca ricca reperti, volumi preziosi, antichi tessuti , oggetti rari legati al costume dall’antichità al nostro tempo  con un occhio particolare per la storia  della moda a  Venezia, con il passaggio di proprietà di Palazzo Grassi votato ad altra destinazione venne colpevolmente dispersa.   
Bello il capitolo della Mostra  che affida  a bellissimi scatti in bianco e nero  il racconto di  sfilate memorabili , protagonisti  abiti  di Fabiani, Antonelli, Simonetta, Carosa, Schubert,  Galitzine, Balestra, Dior, Valentino, le sorelle Fontana ,  l’allora emergente -  ma già pronta per il successo internazionale ,  Raffaella Curiel .
“Venezia  è sempre di moda “ è stata una Mostra per la quale si attende un seguito.  Venezia   dopo gli anni Settanta  fu  ancora  testimone di grandi momenti  con  la nascita della Biennale Internazionale della Moda ,  promotrice  delle  cinque edizioni  internazionali  di “Pianeta Spose”  , le rassegne  annuali di  “Festivalmare”   al Lido, le sfilate  degli  artigiani  CGIA   a Venezia  (memorabili  quelle di notte  in  Piazza San Marco e alla Salute),  le sessioni del  Concorso di giovani Stilisti voluto dal Comune e presentato   al Teatro Goldoni.   Gli ultimi decenni  del Novecento   hanno cantato quel  fascino di Venezia che ancora oggi  è una sirena per tanti guru della moda.  




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