Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

6 formaggi, 6 vini e 1 violino a "La
Caravella" per l'Accademia Italiana

Venerdì 24 Marzo 2017 di Luciana Boccardi
La Delegazione veneziana dell’Accademia Italiana della Cucina  ha realizzato un incontro  elegante, piacevole e  colto dedicato  a “formaggi e loro storia” con l’intervento esaustivo di un famoso “naso” della scienza gastronomica, Enrico Augusto Semprini, che ha proposto  a  "La Caravella” di Venezia  una regia inedita   per una lezione “gustosa”  a base di formaggio, anzi di formaggi, vini abbinati e un finale con risotto ovviamente…al formaggio, definito poeticamente il  tentativo del latte di diventare immortale”. Il formaggio – con quella fragranza speciale che racconta ricordi di latte, i più importanti per la nostra vita che sulla memoria olfattiva costruisce ricordi e storia.
Introdotto dalle parole mirate della presidente,  Rosa Maria Lo Torto , che da anni si dedica alla cultura legata ai cibi e alle bevande cogliendo chicche rare e informazioni preziose, il meeting   dell’Accademia  “a tavola” si è aperto con la descrizione delle qualità dell’ “Angelico”, il primo dei  sei  formaggi  individuati da Semprini  per questa lezione  di storia (e attualità) gastronomica,  proposto  dal famoso “naso”  in abbinamento con  un vino raffinato,  Lugana doc Riserva.
Nel  nome di un formaggio è già riassunta parte della sua storia: i Morlacchi sono una popolazione nomade ormai estinta ( nel 1998 erano rimasti in 29, ora sono tre!)  per la quale il nomadismo pastorizio ha rappresentato motivo di sopravvivenza.  Questo saporitissimo  formaggio , il “Morlacco” , prodotto  con la tecnica originale  viene consigliato a La Caravella con Sansovino Merlot veronese. “Bastardo” è formaggio con derivazioni francesi  da  gustare con  Valpolicella , mentre  “Monteveronese”  - che racconta da solo le sue origini nel territorio veneto  ricco di sapori  - trova  l’abbinamento   più felice con il Cresasso Corvina veronese.
 La lezione saporita si conclude felicemente con il  supereroe dei  formaggi, il  “Piave”, un nome che racconta lo svolgersi di vicende care alla storia italiana vissute lungo le rive del  fiume “patrio”, da degustare,  suggerisce Semprini,  con il grande Amarone di Valpolicella, tanto per restare nell’area  veronese confermata regina dei sapori  in  questo meeting   anche con il risotto che "La Caravella"  ha mantecato con “Monteveronese” di  malga. 
Una pausa serena  nell’atmosfera elegante  che Rosa Maria Lo Torto  ha voluto fosse accompagnata da una musica soavissima con  il violino di Sofia Bolzan che ha concluso il convivio con il “Saluto d’amore” di Elgar :   una colonna sonora aristocratica per la degustazione di  una finissima crème brulèe   proposta  da “La Caravella”  con una interpretazione al formaggio caprino.

  Ultimo aggiornamento: 02:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA