TRIESTE - Dopo due mesi di assistenza e cure giornaliere, lo sciacallo dorato che era stato accolto al Centro Recupero Animali Selvatici dell'Enpa, è stato liberato e ha potuto ricongiungersi al suo habitat naturale. L'animale, ferito gravemente e debilitato (era stato trovato in zona Draga Santa Elia) è rimasto in prognosi riservata per lungo tempo. A prendersi cura di lui è stato il dott. Marco Lapia, veterinario esperto in fauna selvatica: senza mai effettuare sedazioni, lo sciacallo si è ripreso completamente riacquistando, nel mese successivo, la forma necessaria alla reintroduzione nell'ambiente di provenienza. "Scortato" dai volontari della Protezione Animali, dalle Guardie Zoofile dell'Enpa, dal medico veterinario e dagli studiosi naturalisti l'animale ha tranquillamente, ma con decisione, imboccato il sentiero per scomparire all'interno della folta macchia ai piedi del monte Cocusso dal quale, con molta probabilità, era giunto. Pochi minuti intensi di emozioni per tutti coloro che hanno partecipato, a vario titolo, alla missione salvifica dello sciacallo dorato. Al momento, è l'unico soggetto catturato vivo, ferito e reintrodotto in natura completamente risanato.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".