Curarsi con le api si può, ora nasce il primo "apiario" integrato d'Italia

Venerdì 2 Giugno 2017 di Maria Elena Mancuso
Nasce il primo apiario integrato d'Italia

MAROSTICA - Un’area benessere, immersa nel verde, per usufruire degli effetti benefici degli alveari. Nasce a San Luca, tra le colline marosticensi, il primo apiario integrato d’Italia. Una struttura in legno, che ricorda le saune finlandesi, ideata e realizzata da Andrea Dal Zotto, falegname locale con la passione per l’apicoltura. Un prototipo, appena inaugurato, che sarà preso a modello per la diffusione di questa pratica in tutto il Paese.
«A dire il vero un secondo esemplare è già operativo nella sede dell’Associazione italiana di apiterapia a Mazzano Romano, nel Lazio», dice Dal Zotto. «E tante richieste sono arrivate sia dall’Italia che dall’estero. Ma per il momento restiamo in standby. Pronti a ripartire nel momento in cui arriverà l’accreditamento regionale. Un legge che andrà a regolare l’istallazione e l’utilizzo di queste strutture. Un iter lungo e complesso, affrontato grazie anche al sostegno e all’aiuto dell’amministrazione cittadina, che dovrebbe concludersi a giorni».
 

 

Una novità, quindi, per l’Italia, ma non per il resto del mondo, dove la pratica dell’apiterapia, risalente addirittura all’era egizia, è cosa ormai diffusa. «In Slovenia, ad esempio, questa pratica ha una forte tradizione», spiega ancora Dal Zotto. «Da anni gli sloveni sfruttano i benefici dell’apiterapia. Ed è a loro che mi sono ispirato per la realizzazione del nostro apiario integrato, anche se qui abbiamo strutture profondamente differenti. Da quelle parti, infatti, gli apicoltori devono contrastare gli orsi e la loro golosità, con strutture più massicce e resistenti. Un problema che non riguarda Italia, Francia e tanti altri paesi che potranno invece utilizzare il nostro prototipo senza alcun problema».

«Si tratta di una sorta di sauna di sensazioni olfattive e uditive. Una piccola casetta, collegata alle arnie, in cui arrivano i suoni e i profumi dell’alveare attraverso una rete, in totale sicurezza. Si può così beneficiare delle resine e degli olii essenziali sprigionati dalla cera, dal miele e dalla propoli. Una vera e propria aromaterapia che svolge un’azione curativa e benefica sull’apparato respiratorio, contrastando infiammazioni, malanni stagionali e disturbi come l’asma».

«Oltre all’api-aroma è possibile praticare anche l’api-sound, un ottimo aiuto contro lo stress. Il ronzio delle api, infatti, ha una frequenza di 432Hz, la stessa della natura e di tutti quei suoni che vengono registrati e utilizzati per la meditazione o le pratiche di rilassamento. Basta stendersi e chiudere gli occhi, per assaporare la quiete. Piccoli gruppi di meditazione guidata stanno, infatti, già approfittando dell’apiario. E a completare il quadro abbiamo la vista panoramica sulle splendide colline marosticensi».

Un territorio in cui, da qualche anno, l’apicoltura sta rifiorendo grazie ad una proficua sinergia tra istituzioni e cittadini, che ha portato alla nascita di ben due apiari comunitari. «Quella delle api, per noi,  è una tradizione di famiglia. Prima il bisnonno, che si occupava anche di erbe officinali e qui in contrada era un punto di riferimento per tutti. Poi mio padre, mio fratello e infine io. Una pratica antica che fa parte di queste colline e che sta finalmente tornando in auge. Il tutto con grandi benefici per l’intero ecosistema e la riscoperta di valori e tradizioni anche da parte dei più giovani.

Prima i corsi di apicoltura organizzati dal Comune, poi la nascita degli apiari comunitari proprio qui, su queste colline. Una quarantina di arnie e un gruppo di appassionati che sta crescendo giorno dopo giorno. Il più giovane di questi nuovi apicoltori ha solo 22 anni e l’età media resta comunque sotto i quaranta. Segno che la sensibilità dei giovani sta crescendo, grazie anche alla attività didattiche organizzate per le scuole in strutture come la nostra.
E per noi, i ragazzi della 2° E di Crosara dell’istituto comprensivo statale “Padre Mario Pozza” di Lusiana, hanno fatto qualcosa di più. Sono stati loro, infatti, a realizzare i disegni che adesso decorano le arnie del nostro apiario integrato».

Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 11:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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