Baleniere giapponesi salpate per l'Antartide, l'obiettivo è uccidere 300 animali

Giovedì 22 Novembre 2018 di Remo Sabatini
Una balena (foto di Remo Sabatini)
Le baleniere giapponesi sono in viaggio per l'Oeano Antartico, per la nuova stagione di caccia alla balena.
Giorni fa, infatti, la flotta ha lasciato il porto di Shimonoseky e procede, spedita, verso le fredde acque dell'Antartico dove inizierà l'ennesima strage di giganti del mare. In nome della cosiddetta "Ricerca scientifica", infatti, motivazione alla quale non crede più nessuno, le navi stanno raggiungendo in queste ore, le acque dove andrà in scena il nuovo massacro.

Obiettivo della stagione, l'uccisione 333 balenottere minori. Così, mentre gli arpioni esplosivi sono già montati e pronti a sparare, il mondo ambientalista, e non solo, si interroga su come sia possibile che, anno dopo anno, stagione dopo stagione, la caccia possa proseguire. Tra le navi coinvolte, le celeberrime Yushin Maru e Nisshin Maru. Navi di grosso tonnellaggio, protagoniste di epiche e drammatiche schermaglie, con gli equipaggi di Sea Shepherd.

E allora, nonostante le proteste internazionali e la fine della pesca commerciale delle balene, proclamata dal Governo giapponese, la "Ricerca" continua ad essere la scappatoia adottata. La balenottera minore può arrivare a toccare i 10 metri di lunghezza per oltre 5 tonnellate di peso. Il dorso può essere nero, grigio o marrone scuro. Ha la testa allungata, la bocca un pò a punta, due soffiatoi e numerosi fanoni. Animali molto curiosi, capita sovente che si avvicinino alle imbarcazioni per nuotare al loro fianco per lunghi tratti. Caratteristica, quest'ultima, che da oggi e in quelle acque, potrebbe risultare drammaticamente fatale.

 
Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 13:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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