Chieti, pittrice scomparsa da due settimane: l'ex marito l'ultimo ad averla vista

Sabato 28 Ottobre 2017
Chieti, pittrice scomparsa da due settimane: l'ex marito l'ultimo ad averla vista
Si tinge di giallo la vicenda della 64enne pittrice Renata Rapposelli scomparsa da due settimane. Soprattutto si chiariscono gli ultimi minuti in cui qualcuno ha visto la donna, l’ex marito. La pittrice, di origine chietina, aveva preso il treno da Ancona, dove risiedeva da tanti anni, per recarsi a Giulianova dove risiedono l’ex marito Giuseppe Santoleri ed il figlio Simone. Confermato, dunque, il suo arrivo a Giulianova. A prenderla alla stazione era stato l’ex marito che l’aveva accompagnata a casa. Ma qui tra i due era scoppiato un litigio per motivi economici, gli arretrati relativo all’assegno di mantenimento che l’uomo avrebbe dovuto versare all’ex moglie.

Il figlio Simone ha dichiarato: «Erano liti continue e quel giorno non li sopportavo ed ho detto loro di andarsene da casa». A quel punto la donna ha chiesto a Santoleri di riportarla a casa ad Ancona e l’uomo si è detto disponibile ad accompagnarla. «Ma aveva paura di prendere l’autostrada – ha rivelato il suo avvocato, Gianluca Carradori – per cui ha fatto il percorso lungo la statale 16. Mi ha detto che ha lasciato la signora a Loreto perchè lei voleva che l’accompagnasse al Santuario a pregare. Ma lui, visto che avevano ripreso a litigare, l’ha fatta scendere prima, a tre-quattro chilometri da Loreto».

E qui la ricostruzione fa un po’ acqua. Il figlio Simone ha rivelato che i due sono usciti di casa alle 14,30 circa e, alla domanda «quando è tornato suo padre a casa», ha risposto attorno alle 16,30-17,30 sebbene si impiegano circa tre ore percorrendo la statale 16 per il viaggio di sola andata e Santoleri è proprietario di un’utilitaria. Tra l’altro, al ritorno a casa, l’uomo ha chiesto ed ottenuto di poter essere ricoverato in psichiatria all’ospedale di Giulianova dove è rimasto due giorni ed è stato dimesso ieri mattina «per cui – ha sottolineato l’avvocato Carradori – non si sente di rilasciare dichiarazioni sull’accaduto, ribadendo però la sua versione, di averla lasciata a tre-quattro chilometri sulla salita che porta al Santuario».

Sulla vicenda ha aperto un fascicolo la Procura della Repubblica di Ancona ed indagano i carabinieri del capoluogo dorico. Al momento non sono stati coinvolti i carabinieri di Giuluianova che, in ogni casa, stanno già collaborando.
 
Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 15:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA