Infarto, muore a 66 anni Vittorio Trave: in lutto il mondo della nautica da diporto

Il malore nel corso della notte per l'agente di commercio in pensione non c'è stato nulla da fare

Venerdì 1 Dicembre 2023 di Mila Cantagallo
Infarto, muore a 66 anni Vittorio Trave: in lutto il mondo della nautica da diporto

Un infarto ha stroncato, nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, Vittorio Trave, agente di commercio in pensione di 66 anni, noto a Pescara per il suo impegno nella pesca sportiva e nella nautica da diporto.

L’ex rappresentante era socio e consigliere di Assonautica Chieti-Pescara da dodici anni e partecipava con costanza e dedizione a tutte le attività associative. Recentemente aveva collaborato fattivamente all’organizzazione dei Mondiali di pesca sportiva organizzati a Pescara lo scorso settembre e, un anno prima, si era dedicato con altrettanto impegno all’allestimento dei campionati italiani, sempre nel capoluogo adriatico. Pescatore sportivo di lunga data, non appena le condizioni meteo lo consentivano, usciva a bordo del suo motoscafo in cerca di tonni, sgombri, cernie e affini, un passatempo diventato più frequente da quando, pochi mesi fa, Trave aveva concluso il suo percorso lavorativo per diventare un pensionato. Lascia la moglie Mara, la mamma Leda, i figli Valerio, Veronica e Riccardo. I funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella chiesa di San Nicola Vescovo a Villanova di Cepagatti.

Ieri tanti amici hanno salutato il diportista nella casa funeraria Mambella di Montesilvano. L’Assonautica Chieti Pescara ha pubblicato un post sui social in ricordo del socio scomparso. Nel messaggio si legge: «Ci mancheranno la tua ironia pacatezza gentilezza e sagacia che noi tutti abbiamo conosciuto ed apprezzato, da oggi siamo più soli ma continueremo a portare avanti, anche in tuo nome, le attività che ci hanno visto trascorrere insieme momenti felici e spensierati uniti dalla comune passione per il mare». Il presidente di Assonautica Chieti-Pescara e vice presidente vicario nazionale Francesco Di Filippo aggiunge: «Era un socio collaborativo, disponibile ed efficiente. Ultimamente lo prendevamo in giro perché si era fatto crescere una lunga barba che lo faceva somigliare a Babbo Natale. Niente lasciava presagire questa fine improvvisa, solo due giorni fa mi aveva confidato di voler acquistare un posto barca».
 

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