E’ tornata Alba Silvani l’insegnante di scuola materna che aveva rifiutato di vaccinarsi dal momento che ieri ha rimesso piede nella scuola dell’infanzia “Fontamara” di Pescina, in provincia dell'Aquila. È tornata in aula, dopo essere stata sospesa per 4 mesi, la docente sulmonese che a settembre, con lo sciopero della fame, aveva protestato contro l’obbligo vaccinale imposto alla sua categoria. «Come tanti altri ho avuto l’infezione da Covid e sono guarita. Il che mi ha consentito di riprendere il lavoro nella scuola dell’infanzia del Istituto comprensivo “Fontamara”» ha commentato Silvani. E aggiunge: «Ma le mie idee non sono cambiate.
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L’insegnante aveva già dichiarato di non voler sfondare la porta della scuola e di voler rendersi disponibile, ad esempio, evitando il tampone invasivo, ma di comprendere l’uso di quello salivare. Si era detta consapevole che il prezzo da pagare per la sua presa di posizione era «la perdita del posto di lavoro duramente conquistato», ma ha parlato del green pass, «usato come arma di ricatto e punizione e non, come dovrebbe essere, come misura di carattere sanitario. Medici di famiglia che hanno messo in atto terapie domiciliari bollati come no vax e sottoposti a procedimenti disciplinari».