«Nudi sì, ma stop polveroni: aiutiamo
l'asilo». Ora si prenotano le donne...

Giovedì 29 Gennaio 2015 di Roberto Lazzarato
«Nudi sì, ma stop polveroni: aiutiamo l'asilo». Ora si prenotano le donne...

VALBRENTA - Sul calendario con i nudi artistici pro scuola materna, “bando alle polemiche e rimbocchiamoci le maniche per aiutare la scuola che ha bisogno del sostegno economico, spesso frutto delle iniziative del volontariato, considerate le ristrettezze del bilancio e le necessità per superare il disagio in cui si trovano tante famiglie”.

E’ la considerazione di molti nei paesi valligiani che, dopo i commenti pro e contro, come insegnava un politico di lungo corso, si turano il naso sull’azzardato accostamento delle foto (seppure artistiche) dei ValBoys ritratti come mamma li ha fatti, alla scuola d’infanzia di Valstagna, nella quale operano delle suore e gestita dalla parrocchia e vedono di buon occhio il contributo che potrà andare a rimpinguare le scarne casse dell’istituto.

La notizia, lanciata dal Gazzettino, ha fatto il giro d'Italia.

Se da un lato i promotori affermano di aver informato la presidenza dell’iniziativa, dall’altro lato si conferma che “al comitato di gestione non è stata fatta alcuna richiesta e data alcuna autorizzazione”.

“L’idea del calendario è nata per ricordare i lavori manuali originali della nostra valle ormai scomparsi - spiega l’autore delle foto Romeo Lazzarotto, - come la bastina, per portare il letame sui campi, l'anghiere, usato per tirare i tronchi, la piccozza per strappare la terra dalla roccia per poi portarla sui terrazzamenti, il tabacco simbolo di una coltura secolare e la brocca per conservare il lardo.

Arte fotografica e mestieri di un tempo, rappresentata dai ragazzi di Valstagna, i ValBoys”.

“Il calendario circola e il polverone alzato, che certo non immaginavamo, contribuisce a divulgarlo - interviene uno del ValBoys, che preferisce non essere nominato per non alimentare le polemiche -. Guardiamo all’aspetto positivo e al contributo che ne può scaturire per una buona causa”.

E il bisogno di sostegno alla scuola materna di Valstagna non manca.

“La crisi ha colpito molte famiglie che sono senza lavoro e aumentano i casi di quelli che non hanno i soldi per pagare la retta dei bambini che, comunque, sono accolti nella scuola”, spiega Luisa Negrello, ex presidente e membro del comitato di gestione. La Negrello è anche presidente del “Club del ditale”, del quale fa parte una quarantina di donne, che ogni anno allestisce una originale mostra con preziosi ricami, il cui ricavato è devoluto a scopo benefico, in parte proprio a sostegno della scuola materna.

“In linea generale qualsiasi iniziativa per dare un aiuto economico a chi ne ha più bisogno è da tenere in considerazioni - afferma il sindaco di Valstagna, Carlo Perli -. Nel caso del calendario proposto come forma d’arte, che non sempre è facile da interpretare, probabilmente era opportuno spiegarne preventivamente la sua interpretazione e a chi era finalizzata l’iniziativa”.

A parte le impressioni artistiche e le considerazioni sull’abbinamento, ovviamente nel cicaleccio che imperversa nei bar, nei negozi e per le strade, non manca il tono goliardico e la hit parade dei modelli in posa.

Preferisco il calendario Pirelli, non solo perché è a colori”, afferma Giancarlo, mentre Marco ricorda di non aver posato “per non far sfigurare i protagonisti”.

Al bar di un paese limitrofo, tra il serio e il faceto, pare che cinque donne si siano già proposte per realizzare il seguito nel 2016, il ValGirls. Ne servono altre sette per completare i mesi dell’anno, ma il tempo non manca. Probabilmente andrà a ruba!

Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA