Assaltano stazione di servizio
Arrestata banda di cinque romeni

Venerdì 24 Aprile 2015 di Luca Pozza
Un fotogramma dell'assalto dei banditi a colonnina di stazione di ser
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SANTORSO - Sono rimasti nascosti per cinque ore in un campo e, dopo uno stratagemma, sono entrati in azione, sradicando una colonnina self service di un distributore di benzina a Santorso. Ma a vigilare le mosse dei cinque romeni c’erano i carabinieri di Bassano del Grappa che li hanno arrestati in due luoghi diversi del Bassanese, a Rosà e a Tezze sul Brenta, mentre facevano ritorno nelle rispettive abitazioni.

L'operazione degli uomini dell'Arma, avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì, ha portato all'arresto dell'intera banda, che potrebbe essersi macchiata in passato anche di altri reati. In carcere a Vicenza, con l'accusa di furto aggravato in concorso, sono finiti Cristinel ed Emil Fratita, rispettivamente di 32 e 30 anni (i due sono parenti alla lontana) e Ilie Popa, 37enne, tutti residenti a Pieve di Curtarolo (Padova). Gli altri due sono i fratelli Busuioc, Andrei Marcel di 31 anni e Dan Georgel di 28, che abitano a Caselle d’Asolo (Treviso). Questi ultimi due erano balzati alle cronache nei mesi scorsi per un colpo al cinema Metropolis di Bassano e avevano l'obbligo di firma nella caserma dei carabinieri di Asolo.

Secondo la ricostruzione dei militari la banda, i cui movimenti erano controllati, è arrivata sul posto attorno alle 21 in auto. Tre di loro sono stati fatti scendere mentre gli altri due - gli "autisti" erano Emil Fratita e Andrei Marcel Busuioc - si sono allontanati per ritornare a riprenderli a colpo fatto. Alle 2 i malviventi sono entrati in azione, facendo scattare l'allarme del bar della stazione di servizio, dove è poi arrivato il titolare che ha disattivato l'impianto.

A quel punto, dopo che lo stesso si era allontanato, inconsapevole del "giochetto", sono entrati in azione, con passamontagna in testa, flessibile, sega circolare e altri attrezzi da scasso, sdradicando la colonnina self service con dentro 8 mila euro, che al momento di dividersi si sono divisi: 5 mila per i padovani e 3 mila per i trevigiani, soldi poi recuperato dai carabinieri dopo l'arresto.

Ultimo aggiornamento: 19:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA