Ostrega, "Il piccolo principe" tradotto
in veneziano dal poeta De Angeli

Mercoledì 2 Settembre 2015 di Claudio Strati
Adriano De Angeli e "El principe piçenin"
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ROSSANO VENETO - E' l'opera letteraria forse più tradotta al mondo, "Il piccolo principe": come disse il suo autore Saint-Exupéry, un libro per bambini rivolto agli adulti. Ora si aggiunge una nuova versione, in dialetto veneziano, "El principe piçenin". Per merito di Adriano De Angeli, veneziano trapiantato da tanti anni a Rossano Veneto, geometra di professione (ha lavorato oltre tre decenni in Comune a Mussolente), poeta, cultore letterario. Originario del Lido di Venezia, da quarant'anni vive nel Bassanese, a Rossano. Da sempre ha il pallino, da autodidatta, delle lingue (un fattore trasmesso anche al Dna della sua famiglia, visto che la figlia insegna storia e letteratura cinese a Belfast) e della poesia, e non è nuovo a traduzioni e pubblicazioni.



Si considera un dilettante della penna, ma ha un suo motto: "Le cose prima bisogna saperle fare, poi farle sapere". La traduzione in veneziano lo ha molto coinvolto: "Eusebio Berna Vivian, promotore di Aque Slosse a Bassano, mi ha messo in contatto con l'editore Piretti della Books International di Bologna - racconta De Angeli -. Questo editore ha già pubblicato "Il piccolo principe" in altri dialetti e lingue, ora mi pare che lo intenda editare anche in romanesco, in russo e in cinese. C'è anche un'edizione in dialetto veneto, che non si sa bene che lingua sia ... Ma in dialetto veneziano non era mai uscito e lui voleva colmare quella lacuna. Ci ho lavorato sopra volentieri, traducendo da una versione in italiano, e mi sono anche divertito".



Così è uscita l'enensima edizione del libro di Saint-Exupéry, con i classici disegni dell'autore e che contiene anche qualche licenza letteraria divertente del traduttore: "Ho cercato di vivacizzare l'opera inserendo alcune parole magari passate di moda, ma ben note a Venezia - dice De Angeli -, del dialetto parlato più recente. Così, visto che il libro contiene molti dialoghi, ho anche inserito degli intercalari tipici, quali "varda", "ciò", "ostrega" e qualche altro, così da rendere lo scambio più sciolto ed elastico".



Il libro è uscito da poco ed è già disponibile nelle librerie veneziane: "L'ho visto alla Toletta e ad Acqua Alta, io l'ho reclamizzato anche in altre librerie, comprese le due del Lido che è la mia terra d'origine".



De Angeli ha scritto negli anni quattro libri di poesie, in lingua veneta e in italiano, e ha una certa esperienza di traduttore: dall'inglese ha tradotto un libro tratto da una storia vera, scritto da Glyns Scott Comacchio, una signora di Castelfranco Veneto; poi ha tradotto quattro libri dallo svedese, romanzi biografici di Birgit Th. Sparre vissuta nella prima metà del Novecento, e sta lavorando al quinto. E la prima raccolta di poesie di Erik Axel Karlfeldt, premio Nobel nel 1931.
Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 15:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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