Zanetti: «Il ministro sbaglia ma la città deve riflettere»

Sabato 3 Ottobre 2015
«Certo, magari le parole del ministro sono state avventate e forse poco opportune, ma penso che la città su questo particolare tema debba fare un esame di coscienza».
Il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, spiega nel dettaglio il contesto nel quale sono maturate le dichiarazioni del ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, ricordando poi che la città di Venezia non deve vivere solo di turismo, visto che ci sono grandi opportunità con la portualità.
E confermando che le Grandi navi devono rimanere in laguna.
«È bene precisare che Trieste ambisce da anni ad avere questo tipo di turismo - spiega Zanetti - mentre Venezia da anni non fa che mandare segnali a dir poco contrastanti su questo specifico argomento. E alla fine il risultato è questo. Capisco la levata di scudi che arriva in queste ore da più parti contro le dichiarazioni di Franceschini, ma su questi argomenti serve una posizione più netta».
Secondo il sottosegretario, che ribadisce il suo impegno per mantenere il comparto in città, a Venezia è necessario un esame di realismo che faccia la massima chiarezza. Anche per evitare questo tipo di incomprensioni.
«Lo scenario complessivo a livello politico è del tutto particolare, perchè mentre il Pd governa a livello nazionale qui invece è all'opposizione. Insomma, guardando anche al passato, è una situazione forse unica. In ogni caso siamo in ritardo rispetto alle proposte avanzate recentemente non solo dalla presidente del Friuli-Venezia Giulia Serracchiani, ma anche dal capogruppo alla Camera Rosato che, è bene ricordarlo, è un franceschiniano di ferro. Per questo dico che Venezia deve mantenere un ruolo chiaro anche, e soprattutto, su tutte le tematiche che riguardano da vicino la portualità».
Poi Enrico Zanetti manda una battuta a Brugnaro.
«Suggerirei al sindaco di Venezia che la prossima volta - conclude il sottosegretario - invece di convocare i parlamentari veneziani in un ristorante, peraltro di ottima qualità, forse sarebbe meglio chiamarli all'interno di una nave ormeggiata alla stazione Marittima. E poi mandare la foto al ministro».
G.P.B.

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