Zaccariotto attende Lega e Brugnaro

Mercoledì 4 Marzo 2015
Francesca Zaccariotto vola e raccoglie consensi sempre più ampi nel centrodestra, anche se bisognerà misurare la portata del nuovo scossone giudiziario che l'ha investita (come scriviamo nell'articolo a fianco). Luigi Brugnaro, invece, è ancora nelle grotte ma, come un buon speleologo, è attivissimo nella ricerca di nuove soluzioni: sta preparando la squadra in vista della sua discesa in campo che, come ha ribadito più volte, avverrà solo nel caso che alle primarie del centrosinistra prevalga l'ex magistrato Felice Casson. Ha contattato e sta contattando personaggi di spessore per dare una fisionomia ai futuri assessorati ma si sta muovendo anche sulle partecipate e gli altri enti di "sottogoverno", perché una nuova amministrazione dovrà essere tale a tutto tondo. L'imprenditore si è già attivato con tutti gli ambienti veneziani e della terraferma che possono avere una voce autorevole, si sarebbe già incontrato con il patriarca, con le forze sociali ed economiche. Perché è vero che aspetta le primarie ma è indubbio che sa benissimo come funzionano le cose e cioè che, se dovesse davvero decidere di candidarsi, dopo il 15 marzo avrebbe meno di due mesi a disposizione. E due mesi per una campagna elettorale sono appena appena sufficienti se si vuole vincere. Non potrà, insomma, permettersi di cominciare ad organizzarsi il giorno dopo l'esito delle primarie.
Lo stesso pensiero ha illuminato anche alcuni personaggi dei partiti del centrodestra: vuoi vedere che ci troviamo ancora in mutande quando invece, saputo il nome del vincitore della disputa dentro al centrosinistra, dovremmo essere già vestiti e pronti alla campagna elettorale? Questo si sono detti e il refrain sta contagiando sempre più persone. E nei loro ragionamenti, come per Brugnaro, emerge preponderante il fattore tempo che manca. E allora, guardandosi attorno, non ce n'è molti di candidati pronti e corazzati per affrontare la sfida al Comune che dal 1975 con Mario Rigo è stato quasi sempre in mano al centrosinistra. Ci sono, si stanno dicendo tra partiti, Francesca Zaccariotto e Luigi Brugnaro. E gli stessi Brugnaro e Zaccariotto sanno che è così. Si sono parlati una prima volta circa un mese fa: il patron della Reyer avrebbe detto all'ex sindaco di San Donà ed ex presidente della Provincia di considerarla una grande risorsa proponendole un ruolo nella sua Giunta, anche di vicesindaco. Zaccariotto avrebbe risposto che ci avrebbe pensato e che, se alle primarie avesse vinto Nicola Pellicani, allora Brugnaro avrebbe dovuto sostenere lei. Il tempo delle battute è finito e i due torneranno ad incontrarsi, soprattutto ora che per la Zaccariotto le cose dovrebbero essere più facili dato che la Lega si è chiarita al proprio interno e Salvini detta la linea: perché è chiaro che, se il centrodestra arriva a decidersi di correre come coalizione, il posto è per uno. Due candidati di quello spessore in corsa, significherebbero l'automatica ennesima sconfitta.
Ne sono convinti anche i big locali di Fratelli d'Italia che, per lanciare la Zaccariotto, potrebbero chiedere alla Lega di approfittare della manifestazione di sabato con la Meloni e Salvini a Venezia.
Qualcosa di più forse si capirà questa sera alla fine del nuovo incontro tra partiti e liste civiche nella sede della Lega a Mestre.
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