Una rete solidale contro i violenti

Domenica 29 Marzo 2015
(...) Ora l'impressione è che, accanto ai predoni che sanno fare il loro mestiere, si muova un esercito di sbandati violenti, infami come li ha giustamente ribattezzati un uomo di sinistra come Gianfranco Bettin, pronti ad alzare le mani. Forse gente che non è "del mestiere", che spesso ruba poco e picchia molto. Le forze dell'ordine fanno quel che possono per fronteggiare l'ondata: "alto impatto" a Mestre e Venezia, ad esempio, mostra che la guardia è alta. Però l'emergenza sicurezza c'è. In questo contesto "l'auto aiuto" dei cittadini è una risorsa che va valorizzata. Intendiamoci, non parliamo di ronde, non ci riferiamo a giustizieri della notte che vanno in giro armati. Resta un esempio di intelligenza quella coppia di Mestre che ha "gestito" il lungo faccia a faccia con i ladri, cercando solo che se ne andassero in fretta e senza svegliare i figli che dormivano al piano di sopra. Però bene fanno i residenti di una tal via o di un determinato quartiere a mettere in atto in cosidetti controlli di vicinato, meglio se con l'appoggio delle amministrazioni comunali (come a San Donà, Mira, Martellago) che fanno da coordinamento e garanzia. Fare rete in un momento di difficoltà, non girarsi dall'altra parte se qualcuno sta forzando la finestra del vicino, è pure un modo per riscoprire il senso di comunità e di coesione all'interno di una collettività.
Tiziano Graziottin

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