Un comitato per evitare che il convento di S.Alvise sia trasformato in albergo

Giovedì 27 Novembre 2014
(t.borz.) Un altro pezzo di Venezia rischia di esser trasformato in albergo, ma un gruppo di cittadini non ci sta ed ha istituito un comitato per contrastarne l'eventualità.
Succede a Sant'Alvise, dove, un po' per la crisi di vocazioni, un po' per la distribuzione delle suore da parte del clero, il convento, occupato dalle canossiane da 170 anni, si sta impoverendo sempre di più delle inquiline. Così un gruppo di persone si è riunito, da una decina di giorni, in un comitato, per evitare che lo stesso finisca nelle mani di un ricco magnate per farne un albergo o per levarlo alla collettività.
A Cannaregio sono in molti ad essere cresciuti a Sant'Alvise, chi ci ha fatto sport grazie al campo da calcio, chi ha praticato teatro e chi l'ha fatto diventare un punto di riferimento per gli anziani. Ma tutto questo potrebbe però sparire entro l'anno, quando a detta del comitato, il convento dovrà essere lasciato libero.
«Si sta trasformando sempre di più Venezia in Venezialand, bisogna cercare di preservare questi spazi affinché rimangano a disposizione dei veneziani, evitando magari di perdere per sempre il campo da calcio che per molti anni ha visto crescere i ragazzini», commenta Roberto Bottazzo, del comitato a favore delle scuole di Sant'Alvise.
Il dispiacere tra gli attivisti è forte, perché c'è la paura che i veneziani debbano rassegnarsi a perdere un altro centro di aggregazione: «Se dovessero andarsene loro, allora auspichiamo che rimanga alla diocesi, perché i cittadini possano mantenere un punto di riferimento dove svolgere attività scolastiche e sportive», conclude Bottazzo.
Il comitato, fa sapere Giancarlo Tappeto, un altro promotore del gruppo, si è attivato concretamente per eleggere il convento tra i «luoghi del cuore» promossi dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) al fine di rimarcarne l'importanza tra i luoghi da non dimenticare. Ad oggi sono già stati raccolti più di 300 voti in favore della causa. Il demanio, però, dal canto suo, ha fatto sapere di non avere ancora messo in vendita il convento.
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