Ribaltone aeroporto, va tutto a Save

Sabato 23 Maggio 2015
Blitz anche all'aeroporto del commissario prefettizio Vittorio Zappalorto, che non è come Superman ma come tutti gli Avengers messi insieme. Ha risolto la questione del Terminal T2 di Tessera firmando un accordo con Enrico Marchi presidente di Save, la società di gestione dell'aeroporto Marco Polo, e con Roberto Vergari direttore Infrastrutture di Enac, l'Ente nazionale aviazione civile. Accordo con il quale affida a Save il compito di realizzare il nuovo Terminal, quello sulle aree dei Poletti per intenderci. Quello che il vecchio Comune di Orsoni voleva invece affidare a un privato che, dopo aver vinto una gara, avrebbe costruito il nuovo terminal di interscambio tra gomma e acqua, opera che la città aspetta da decenni.
E invece lo farà Enrico Marchi, il diavolo per la precedente Amministrazione. Il Comune cosa ci guadagna? Che la Save costruirà anche i parcheggi cittadini e l'approdo per i vaporetti i quali, da lì, in meno di metà del tempo attuale porteranno alle isole della laguna nord rivitalizzandole. Dopodiché costruirà anche altri posti auto per il Marco Polo, come previsto dal suo Master Plan di sviluppo aeroportuale, e potrà pure realizzare altre strutture commerciali e ricettive.
Sa tanto di nuova sconfessione della politica di Giorgio Orsoni e della sua Giunta, e di ennesimo paletto piantato sulla scrivania e sui fianchi del prossimo primo cittadino.
Enrico Marchi si affretta a dire che «non è stato fatto nulla di irreversibile. Se la prossima Amministrazione non sarà d'accordo con questo atto, lo potrà ignorare, e se invece gli andrà bene avremo guadagnato tempo noi e la città». E aggiunge che «Save, in realtà, entra solo in secondo piano perché i soggetti principali sono due amministrazioni dello Stato. E i terreni in questione, se l'operazione andrà avanti, verranno acquisiti da Enac che avvierà le procedure di esproprio per il Demanio aeronautico».
Questi poveri candidati sindaci che si stanno sgolando a ripetere i propri programmi in giro per le piazze del centro storico e della terraferma, però, hanno sempre più l'impressione che, una volta eletti, oltre a procurarsi un'infiammazione girandosi i pollici, gli rimarrà ben poco altro da fare. Il Bilancio di previsione glielo sta preparando Zappalorto, così per i prossimi tre anni non potranno far altro che seguire le istruzioni. Lo sviluppo di Tessera gliel'ha "consigliato" ora affidandolo a Save. E via così per tante altre faccende, come la gestione del Forte Marghera.
La bontà dell'accordo appena firmato, ad ogni modo, non è in discussione, perché Zappalorto ha effettivamente trovato la soluzione: ci penserà Save, infatti, a finanziare e realizzare l'intervento. L'investimento partirà non appena il Master Plan, già approvato da Enac, otterrà il sì anche dalla commissione nazionale Via per la valutazione d'impatto ambientale; dopo l'acquisto delle aree, entro il 2020 (data prevista per il completamento del Master Plan) Save realizzerà le prime opere, ossia approdo Actv e parcheggi pubblici, e in seguito tutta la parte relativa allo sviluppo dell'aeroporto.
E il commissario come la vede? Nella nota congiunta tra Comune, Save e Enac, si afferma che l'accordo «sancisce una concorde definizione dell'area del Terminal di Tessera, in quanto tale area è chiamata a svolgere una funzione di cerniera tra il territorio, l'aeroporto e la città lagunare, in un'ottica di sinergico sviluppo socio-economico», e si aggiunge che si tratta di «una condivisa e coordinata pianificazione, attraverso una collaborazione che coniuga la tutela del territorio e degli interessi socio-economici della comunità locale (espressi dagli atti di pianificazione urbanistica del Comune) con lo sviluppo delle infrastrutture, secondo criteri di sostenibilità ambientale».
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