Quell'ultimo viaggio scortata dai gondolieri

Mercoledì 25 Novembre 2015
I gondolieri dello stazio Santa Sofia hanno imbarcato ieri il feretro di Valeria Solesin a Ca' Farsetti, dove era stata allestita la camera ardente, e l'hanno trasferito fino al Molo, dove altri colleghi hanno portato la bara a spalla lungo piazza San Marco.
Durante il tragitto in Canal Grande il popolo di laguna ha salutato il passaggio di Valeria a modo suo, con il tradizionale alzaremi, che condensa in un gesto antico e nobile tutto il sentimento autenticamente veneziano. «C'è stata una grande emozione da parte di tutti - ha sintetizzato Aldo Reato, presidente dei bancali - l'intera categoria dei gondolieri si è stretta attorno a Valeria e alla sua famiglia. Il nostro è stato solo un piccolo contributo messo subito a disposizione quando le istituzioni ci hanno convocato». Nella gondola addobbata a lutto vogava Stefano Secco, detto "Patata": «Ho avuto contemporaneamente due sentimenti - ha commentato Stefano - di onore e di dispiacere. Onore per aver condotto Valeria verso il suo ultimo viaggio e al saluto della città; dispiacere verso questa giovane creatura veneziana, le cui prospettive ed entusiasmo per il futuro sono state così tragicamente spezzate. Sono certo che siano state le emozioni provate da tutti i miei compagni». A bordo c'erano anche suo fratello Alessandro, unitamente agli altri gondolieri Vittorio Diana, Stefano Pizzaglia ed Ettore Belgrado; quest'ultimo reggeva il gonfalone dei gondolieri listato a lutto.
Tullio Cardona

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