Predissesto, Casson stoppa Zappalorto

Domenica 19 Aprile 2015
MESTRE - «Il commissario deve fare un bilancio accettabile per la città entro il 31 maggio. Questo è il suo dovere di uomo dello Stato» manda a dire Felice Casson, candidato sindaco per il centrosinistra mentre brinda all'apertura della sua sede elettorale a Mestre, in piazzale Donatori di Sangue.
Vittorio Zappalorto però vuole dichiarare il predissesto perché dice che il buco da 60 milioni non si può coprire. «Non ci sono le condizioni per dichiarare il predissesto. Invece di perdersi ad approvare il Regolamento edilizio e altre cose che non gli competono, deve fare il suo mestiere e assolvere ai compiti per cui è stato mandato qui».
E se invece dovesse procedere comunque, ingessando il nuovo sindaco? «Non deve assolutamente forzare, e se dovesse farlo, quando ci sarà il passaggio al nuovo sindaco bisognerà valutare esattamente che cosa ha fatto e se tutto si è svolto con linearità e correttezza, e poi agire di conseguenza».
Ieri mattina la cerimonia di inaugurazione è stata graziata dal maltempo, che si è scatenato solo dopo il brindisi, facendo scappare i senzatetto che dormivano sulle panchine del giardino.
Casson l'ha scelta apposta quella piazza «perché è giusto ai confini tra il cuore di Mestre e la parte della città colpita dal degrado. Su questa zona dobbiamo investire per riportarla ad essere vivibile, dove le attività commerciali funzionavano e si espandevano e la gente camminava tranquilla».
Ai tanti intervenuti per sostenerlo o anche solo per ascoltarlo, Felice Casson ha detto che «noi viviamo in questa città e vogliamo riappropriarcene puntando sulla creazione di lavoro e sulla garanzia della sicurezza».
C'era anche un altro candidato sindaco, Mattia Malgara, cui l'ex magistrato ha offerto un bicchiere di prosecco e ha stretto la mano, facendo pensare a una possibile intesa: «Lui ha deciso di correre da solo, poi è chiaro che io ragiono con tutti dei nostri contenuti e tutti sono benvenuti, anche il mondo dell'imprenditoria col quale mi sono incontrato pure l'altra sera, e con le compagnie delle crociere molte delle quali sono d'accordo con noi sulle alternative al canale Contorta, che si possono realizzare i due o quattro anni, e su una soluzione transitoria che permetta al settore di avere un futuro». (e.t.)
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