Nell'ex caserma migranti raddoppiati Il sindaco: «Ora sono un'ottantina»

I profughi ospitati nell'ex base nato di Conetta sono ormai un'ottantina, 40 in più rispetto alle indicazioni dell'Ulss di venerdì scorso. Lo ha potuto constatare il sindaco Alberto Panfilio, ieri mattina, nella visita al centro di accoglienza. «I numeri sono in continuo aggiornamento anche perché i lavori nel sito continuano. L'ordinanza dell'Ulss era aggiornata per la scorsa settimana. Servirebbe un nuovo sopralluogo dell'autorità sanitaria per capire com'è la situazione. Solo che ottenerla non è semplice perché prefetto e Ulss comunicano poco tra loro», ha affermato Panfilio che chiede alle istituzioni di fermare gli arrivi. «Aumentare il numero potrebbe causare dei conflitti e il buon clima di questi giorni potrebbe svanire». L'esito della visita è stato positivo. «Ho avuto modo di accertare che il personale che segue gli immigrati è proporzionato. Hanno già iniziato a compilare i documenti per il diritto d'asilo, anche il cibo è buono e i locali sono puliti». (((greggiof))) La comunità della piccola frazione sta cercando di abituarsi alla nuova presenza, applaudendo il sindaco anche quando cerca di far capire che a Cona, per ora, non ci sono tensioni. Come nello scontro di martedì sera con Roberto Marcato, assessore regionale della Lega, nel programma «Dalla vostra parte» di Rete 4. «Venite nel territorio. E non strumentalizzate il problema. Qui non è ancora venuto nessuno dalla Regione», ha detto Panfilio. Insoddisfatti della situazione le forze dell'ordine che non presidiano più l'ex base, stazionando davanti ai cancelli, ma continuano il loro servizio nella piazzetta della frazione. «A Cona assistiamo all'ennesimo esempio di menefreghismo istituzionale nei confronti delle forze dell'ordine. Poliziotti e Carabinieri sono costretti a fare i propri bisogni tra i campi perché nessuno ha provveduto a istallare i servizi igienici», ha affermato Mauro Armelao, vicesegretario nazionale della Ugl polizia di Stato. giof)))