Mamma Elena è in attesa del secondo figlio Ora d'ansia coi famigliari in ospedale a Padova

Lunedì 20 Ottobre 2014
«Un grande privilegio essere padre, specie se si è ancora figlio». Un'emozione affidata da Federico Tasso in attesa di diventare padre per la seconda volta, affidata ad un "tweet" nei mesi scorsi. Un pensiero che suona ancora più tragico dopo che ieri ha perso la primogenita di 3 anni mentre la moglie, Elena è ricoverata al reparto di ostetricia dell'ospedale di Padova.
Nel tardo pomeriggio di ieri la notizia della tragica morte di Lucia Tasso si è diffusa anche a Dolo, lasciando nello sgomento e nel dolore quanti ricordano la giovane coppia mentre spingevano la carrozzina della loro primogenita per le vie del centro storico, sorridenti e felici. Entrambi avevano scelto Dolo come luogo per far crescere la loro famiglia. Lui, architetto, e la moglie Elena, agente immobiliare, avevano fatto battezzare Lucia il 13 gennaio dello scorso anno proprio nella chiesa del centro dolese. Seppur residenti, gli impegni lavorativi della giovane coppia li portano spesso fuori dalla Riviera del Brenta. Federico Tasso, laureatosi allo Iuav di Venezia, con particolare attenzione alle biotecnologie, ha progettato diversi lavori per i comuni della cintura padovana. Ultimamente ha collaborato per l'unione dei Comuni del Medio Brenta (Cadoneghe e Vigodarzere) per la costruzione di una palestra. Appassionato di tennis, é conosciuto nell'ambiente sportivo dolese, essendo socio del Tennis club di Dolo.
La coppia, insieme alla loro amata Lucia, risiedeva da un anno in via Mantegna, mentre lo studio di Federico Tasso è in Calle dei Calafati, nel cuore del centro storico dolese. A Noventa Padovana la coppia era solita frequentare il locale bar Imperial che si trova proprio al confine con la provincia di Venezia. Da tutti erano apprezzati per la loro simpatia e la loro capacità di stare in gruppo.
Dopo il tragico schianto, Federico e la moglie Elena sono stati trasportati all'ospedale di Padova. Lui ha atteso in area verde del Pronto soccorso i controlli medici, e lì è stato raggiunto dai genitori e dai suoceri in comprensibile ansia per le condizioni di Elena e del nascituro e dello stesso Federico, ma lacerati dal dolore per la perdita della piccola di 3 anni.
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