Mafia e appalti, verifiche sulla Ramm

Martedì 29 Luglio 2014
L'amministratore di una società che ha vinto un appalto di Veritas finisce in carcere su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. E il commissario Vittorio Zappalorto chiede una dettagliata relazione alla società e intanto interessa della questione anche il prefetto Domenico Cuttaia. Il caso è quello della Ramm e del suo amministratore Sandro Fortunato, arrestato la settimana scorsa, ma già in precedenza accusato di associazione mafiosa. Caso denunciato dal consigliere regionale Diego Bottacin che ha chiesto lumi anche sulla posizione di Veritas.
Ieri il direttore generale del Comune di Venezia, Marco Agostini, ha spiegato le iniziative di Ca' Farsetti: «Il commissario ha interessato la Prefettura e ha chiesto a Veritas di fornirci una relazione, completa di documentazione». Il direttore generale ha spiegato che la Ramm ha vinto appalti per 90mila euro da Veritas. Nessuna assegnazione diretta, quindi, ma gare regolari per un importo oltretutto modesto a fronte del fatturato di Veritas che supera i 200 milioni. «Dopo la notizia dell'arresto, il gruppo Veritas si era già attivato» ha detto Agostini precisando che tutti gli accertamenti antimafia risultavano e risultano tuttora negativi. L'azienda, infatti, è iscritta nella "white list" della Prefettura, cioè nell'elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa. Una posizione verificata anche ieri. «Ma anche se il provvedimento non riguarda l'azienda ma il suo amministratore - ha concluso il direttore generale - assieme a Veritas si sta ora verificando se si più applicare il codice etico. Il commissario Zappalorto sta monitorando costantemente la situazione e ha chiesto a Veritas di assumere tutti i provvedimenti possibili che si possono adottare in simili circostanze».
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