«Lavoriamo in emergenza, l'azienda intervenga»

Venerdì 22 Agosto 2014
Sicurezza nella navigazione, manutenzione dei mezzi pubblici, presunti sabotaggi. Tutte questioni in cui i dipendenti Actv sono stati chiamati in causa a vario titolo. E un paio di sigle sindacali (Sas Fit Cisl Actv Navigazione e Gau Uilt Uil) in una nota invitano la dirigenza Actv ad attuare una serie di interventi a tutela del lavoratori. «Siamo disorientati - scrivono in una nota i sindacati, a proposito dei continui guasti - in quanto quotidianamente i lavoratori della Navigazione svolgono servizio di trasporto pubblico di passeggeri in spazi acquei molto ristretti, ed in condizioni di traffico altamente congestionate, ove il rispetto delle leggi e le norme inerenti la navigazione il più delle volte è un optional. Mentre è fondamentale l'importanza di lavorare in sicurezza e tranquillità in considerazione dell'incolumità dei passeggeri trasportati e delle responsabilità civili e penali che afferiscono il comando»
«Va da se - aggiungono - che occorre anche valutare che se si sono create delle “situazioni critiche” nelle manutenzioni navali, le responsabilità non sono tutte da una parte, infatti nel corso degli ultimi anni i sindacati e le rsu di Actv a più riprese, nelle sedi delle relazioni industriali hanno rappresentato alla direzione Actv e poi Avm, situazioni ove si segnalava la necessità di recuperare deficienze manutentive».
«I lavoratori della navigazione - aggiunge la nota - sono anche perplessi, perché Actv dall'anno 2013 è stata interessata da un piano di sviluppo industriale per il risanamento, ove i lavoratori ma anche l'utenza, hanno dovuto subire sacrifici dovuti a modifiche di alcuni servizi e recuperi di produttività, con l'obiettivo della tutela dell'occupazione del salario dei lavoratori e la salvaguardia del servizio reso all'utenza. Riteniamo quindi che si risolvano tutte le situazioni di criticità». Infine, in relazione alla congestione del traffico in Canal Grande e nei canali interessati dal servizio di linea Actv ed al sovraffollamento dei vaporetti, «è evidente - concludono i sindacati - che avrebbero dovute essere applicati in toto i punti dell'ordinanza dell'amministrazione Comunale assunta all'indomani del grave incidente del 17 agosto 2013».

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