Lavori socialmente utili L'esperimento di Mirano

Giovedì 30 Luglio 2015
«Non riceveranno un euro e non porteranno via il lavoro a nessuno». Maria Rosa Pavanello lo sottolinea subito e lo ribadisce più volte, mettendo le mani avanti e anticipando eventuali polemiche. Il sindaco di Mirano sta studiando un progetto per portare i profughi a svolgere lavori socialmente utili nel territorio comunale: nel mese di agosto un gruppo di migranti sarà impiegato nella storica Villa Bianchini, da settembre altri extracomunitari daranno una mano al Comune nel tenere puliti e ordinati alcuni parchi.
«Le risorse per la loro accoglienza sono stanziate dall'Unione Europea, ma è comunque giusto che i profughi ripaghino in qualche modo la comunità che li ospita» dichiara il sindaco, che ha intenzione di portare la proposta in una delle prossime riunioni di giunta. A Mirano una quindicina di profughi sono ospitati in due alloggi di proprietà della casa di riposo Mariutto all'inizio di via Zinelli e in altri alloggi a disposizione della cooperativa "Villaggio Globale": il viavai di migranti è gestito proprio da questa cooperativa in coordinamento con la Prefettura.
«Il nostro modello è Belluno, ma interessanti progetti lavorativi per i profughi sono stati avviati anche ad Este, Monselice e in altri Comuni del Padovano. Stiamo studiando la convenzione più adatta» sottolinea Pavanello, che in qualità di presidente di Anci Veneto sta seguendo i malumori e le feroci proteste in varie zone della Regione. I primi profughi ad essere impiegati a Mirano, già il prossimo mese, saranno quelli ospitati dalla cooperativa mestrina "Gea". Aiuteranno a sistemare i balconi di Villa Bianchini a Zianigo pulendoli, grattandoli e ridipingendoli. La parrocchia ha già individuato un artigiano che farà loro da tutor, tutto ciò rientra nel piano di recupero dello storico edificio. I profughi ospitati a Mirano dalla cooperativa "Villaggio Globale" saranno invece impiegati in autunno nei parchetti, soprattutto in via Torino, via Belluno e a Zianigo, dove c'è da tempo un problema di carte, sigarette ed escrementi per terra. «Naturalmente da parte dei profughi si tratterebbe di adesione volontaria» chiarisce il sindaco, che ha già preso i contatti con le cooperative ed entro fine mese intende definire tutti i dettagli.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci