A gennaio la Commissione parlamentare antimafia arriva a Venezia. Per occuparsi del Tronchetto. Del resto è da sempre che il turismo organizzato di Venezia è per buona parte nelle mani della malavita organizzata ed è da sempre che vengono istruiti processi contro intromettitori e motoscafisti abusivi che poi si concludono con un nulla di fatto. Ma il fatto che non si arrivi ad una verità processuale non significa che non esista una verità storica. Se n'è reso conto da tempo Gianfranco Bettin il quale ha chiesto al deputato Claudio Fava di convocare una riunione della Commissione proprio a Venezia.
«Dopo l'arresto di Galatolo, dopo le prime notizie sui suoi rapporti con la realtà del Tronchetto, ma anche dopo la recente sconcertante sentenza di appello - spiega Bettin - avevo provveduto a inviare una prima documentazione alla Commissione parlamentare Antimafia (anche in relazione ai messaggi minatori ricevuti dopo i miei interventi fra l'altro proprio dedicati al Tronchetto).» La riunione della Commissione antimafia a Venezia, «sarà l'occasione per valutare anche quanto emerge da quest'ultima preziosissima indagine e da questa clamorosa operazione. E' augurabile che nessuno minimizzi più, che si rompa definitivamente una certa coltre di indifferenza, che vengano stroncati finalmente annosi traffici criminali che lucrano su un settore strategico e redditizio, come il turismo, e che vengano disvelati e recisi i legami eventuali con le organizzazioni mafiose - continua Bettin - Bisogna capire se attraverso il turismo vengano riciclati profitti di origine criminale, che in tal modo altererebbero la concorrenza e inquinerebbero un settore strategico dell'economia. Bisogna capire di quali eventuali complicità si nutre questo “sistema, a cominciare da quelle politiche. Bisogna capire se attorno a questo affare stiano convergendo o siano già confluiti nuovi poteri criminali.»
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«Dopo l'arresto di Galatolo, dopo le prime notizie sui suoi rapporti con la realtà del Tronchetto, ma anche dopo la recente sconcertante sentenza di appello - spiega Bettin - avevo provveduto a inviare una prima documentazione alla Commissione parlamentare Antimafia (anche in relazione ai messaggi minatori ricevuti dopo i miei interventi fra l'altro proprio dedicati al Tronchetto).» La riunione della Commissione antimafia a Venezia, «sarà l'occasione per valutare anche quanto emerge da quest'ultima preziosissima indagine e da questa clamorosa operazione. E' augurabile che nessuno minimizzi più, che si rompa definitivamente una certa coltre di indifferenza, che vengano stroncati finalmente annosi traffici criminali che lucrano su un settore strategico e redditizio, come il turismo, e che vengano disvelati e recisi i legami eventuali con le organizzazioni mafiose - continua Bettin - Bisogna capire se attraverso il turismo vengano riciclati profitti di origine criminale, che in tal modo altererebbero la concorrenza e inquinerebbero un settore strategico dell'economia. Bisogna capire di quali eventuali complicità si nutre questo “sistema, a cominciare da quelle politiche. Bisogna capire se attorno a questo affare stiano convergendo o siano già confluiti nuovi poteri criminali.»
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