L'omaggio del rabbino Scialom Bahbout «Valeria, i giusti non muoiono mai»

Mercoledì 25 Novembre 2015
Appassionante anche l'omaggio del rabbino capo di Venezia Scialom Bahbout, il quale nel suo discorso, più che ricordare la figura di Valeria in vita (a quello hanno pensato gli amici) ha suggerito in quale modo ella possa continuare a vivere per sempre nella città che le diede i natali e nel cuore delle persone che l'hanno saputa apprezzare.
«Quando una persona cara ci lascia - ha esordito - ci si chiede se ci lascia del tutto. Noi pensiamo che i giusti non muoiono mai. Le loro azioni continuano a vivere nelle persone che l'hanno amata e che si sentono legate al suo ricordo. Lasciando questo mondo - ha poi detto, rivolgendosi alla ragazza - tu continuerai a vivere, se ognuno di noi sarà capace di portare avanti gli ideali di solidarietà che ti hanno contraddistinto. In effetti, il problema, cara Valeria, è proprio questo: molto spesso, spinti dalla retorica, facciamo grandi promesse che poi si rivelano vane».
Per il capo spirituale della comunità ebraica sono i comportamenti di ciascuno che aiutano chi è morto a continuare a vivere.
«Cara Valeria, tu potevi certamente ambire a essere proprio uno di quei leader che avrebbero potuto cambiare il Mondo, a cominciare da questa nostra Italia, che ha appunto bisogno di giovani come te. Se altri - ha specificato - raccoglieranno questa eredità e questa sfida, allora la tua morte, per quanto dolorosa per te e per chi ti vuole bene, servirà almeno a far riflettere noi qui presenti a quanto sia importante dedicare le proprie energie per costruire e non per distruggere».
Infine, un'invettiva contro il terrorismo che continua a mietere vittime innocenti.
«I terroristi che ti hanno uccisa sono stati fuorviati da ideologie che si propongono di uniformare il mondo alle proprie idee, sia che essi operino in Europa e nei paesi del Medio Oriente, sia che operino negli altri paesi del Mondo. Questi terroristi - conclude - si adoperano per eliminare le persone diverse da loro, ma non prevarranno se troveranno a contrastarli persone come te, che non si lasceranno intimorire. Con la tua morte tu ci ordini di vivere: solo così la tua presenza tra noi sarà sempre viva».
M.F.

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