In stazione "armato" con un arco e due frecce: fermato dalla Polfer

Domenica 26 Aprile 2015
È stato fermato davanti alla stazione ferroviaria di Santa Lucia perché trovato in possesso di un arco con due frecce a punta metallica particolarmente acuminata. Un ventenne di nazionalità romena è stato denunciato a piede libero, venerdì pomeriggio, dagli agenti della polizia penitenziaria per porto di strumenti atti all'offesa.
Il giovane è stato notato da una pattuglia vicino alle panchine che si trovano ai piedi della scalinata della stazione ferroviaria: gli agenti lo hanno visto allontanarsi improvvisamente, dando l'impressione di volersi sottrarre ad un possibile controllo, e così sono entrati in azione. Il ventenne teneva in mano un arco e portava a tracolla un involucro cilindrico, all'interno del quale erano custodite «due frecce aventi punta metallica particolarmente acuminata».
“L'arciere” è risultato incensurato, ma anche privo di qualsiasi autorizzazione o valida motivazione che giustificasse la detenzione di arco e frecce: per questo motivo è stato denunciato.
Nell'ambito dei controlli effettuati per presidiare la stazione, presa d'assolto da un consistente numero di turisti per il fine settimana, la Polizia Ferroviaria ha fermato all'interno di un imbarcadero dell'Actv quattro giovani donne, una delle quali minorenne, tutte originarie dell'area balcanica, sospettate di essere pronte a mettere a segno borseggi ai danni degli ignari visitatori. Le donne sono state trattenute negli uffici per le incombenze del caso e quindi allontanate dalla città.
Una di loro, trentenne di nazionalità francese, ma di origine croata, conosciuta come borseggiatrice, era stata individuata poco prima dagli agenti ed inseguita. In un primo momento era riuscita a far perdere le proprie tracce, ma un'ora più tardi, è stata individuata nell'imbarcadero di fronte alla stazione, assieme ad altre tre donne, già gravate da precedenti specifici per borseggio. Due di esse sono risultate destinatarie della misura di prevenzione del "divieto di ritorno nel comune di Venezia” pertanto sono state indagate in stato di libertà per non avervi ottemperato.
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