Il questore: «Vittime come eroi moderni»

Lunedì 14 Dicembre 2015
«Le vittime degli attentanti terroristici sono degli eroi moderni assieme ai loro genitori». Con queste parole lunedì sera il questore di Venezia Angelo Sanna ha chiamato sul palco la famiglia di Valeria Solesin, la ricercatrice veneziana uccisa negli attentati di Parigi. Mamma Luciana, papà Alberto e il loro figlio Dario erano infatti tra gli ospiti di onore al concerto della banda della polizia di stata che ha concluso l'inaugurazione del commissariato di Jesolo. Uniti come sempre hanno seguito la serata in prima fila, seduti vicino a Teresa Friggione, vedova di Alfredo Albanese, dirigente della polizia assassinato dalle Brigate Rosse. Ma soprattutto hanno dato ancora una volta una grande prova di forza e dignità, come tra l'altro ha sottolineato Sanna invitandoli a salire sul palco. Tutti i mille presenti del Pala Arrex sono così scattati in piedi dando vita ad un lungo applauso, confermando come la tragedia della giovane veneziana ha lasciato il segno anche nella comunità jesolana. I genitori di Valeria hanno ringraziato la Polizia per la vicinanza dimostrata, mentre l'abbraccio tra il fratello Dario e lo stesso questore ha ricoperto un significato davvero profondo. «La nostra presenza serve a rimarcare la nostra gratitudine nei confronti della polizia - ha detto dal palco mamma Luciana, alla quale è stato regalato un mazzo di fiori - che in questi tragici giorni ci è stata molto vicino, sostenendoci». «Con tutti voi - ha poi aggiunto papà Alberto, parlando volutamente a tutti i presenti - vorrei rivolgere un pensiero a tutte le vittime del terrorismo». A Valeria la banda della Polizia ha poi dedicato «Imagine» di John Lennon. A chiudere la serata è stato invece l'Inno di Mameli.

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