Il ministero assicura: «Tutti i progetti in Legge obiettivo»

Sabato 20 Settembre 2014
Il ministero delle Infrastrutture assicura: «Tutti i progetti sottoposti a Valutazione di impatto ambientale come soluzione per allontanare le grandi navi seguiranno la procedura della Legge obiettivo». L'affermazione è categorica e punta a spegnere le polemiche sull'opportunità, da parte del ministero dell'Ambiente, di iscrivere alla procedura di Via in Legge obiettivo il progetto del Contorta. Ma c'è chi denuncia una "grave scorrettezza istituzionale" e invita il commissario Vittorio Zappalorto e le forze politiche a fare istanza al Ministero dell'Ambiente perchè revochi in autotutela la procedura di Via "strategica". Carlo Giacomini, docente Iuav, sottolinea come sia necessario seguire un iter preciso per inserire un progetto in legge obiettivo. «L'opera dev'essere identificata - puntualizza Giacomini - mentre in questo caso ci si riferisce a "interventi per la sicurezza dei traffici delle grandi navi nella laguna". E poi l'allegato di opere pubbliche su cui il Cipe ha dato parere favorevole non è ancora approvato dalle Camere. Ragion per cui l'inquadramento in Legge obiettivo per ora è priva di presupposti e quindi illegittima. Dovrebbe essere rigenerata come procedura ordinaria». Anche Silvio Testa, per il Comitato No Grandi Navi, invita il commissario Zappalorto a pretendere il rispetto del Pat, il piano di assetto del territorio, che prevede l'estromissione delle navi incompatibili dalla laguna, perchè il piano portuale non può essere in contrasto con il piano urbanistico. Sulla vicenda hanno preso posizione anche il senatore 5Stelle Giovanni Endrizzi con una mozione in cui impegna il Governo a garantire che gli interventi siano coerenti con l'ordine del giorno del Senato di febbraio, chiede di iniziare la graduale estromissione delle grandi navi e di escludere il ricorso alle procedure di legge obiettivo. Sulla stessa lunghezza d'onda l'ex ministro ai Beni Culturali Massimo Bray, che in una mozione sottoscritta da 22 deputati Pd, denuncia il «ruolo e la competenza impropri che la Capitaneria di Porto di Venezia ha ritenuto di assumere nell'istruttoria tecnica di esame dei progetti» e il «conflitto di interessi in capo all'autorità portuale che si presenta come progettatore, istruttore e in parte decisore». Secondo Bray si è in un «contesto di scarsa chiarezza che fa temere che si innestino procedure contorte e ai limiti della liceità anche penale sulla scia di quanto già successo per le vicende criminali del Mose» e chiede che il Governo si attivi perchè il processo sia garantito dal confronto pubblico, con la trasparenza dovuta.
Il progetto dello scavo del Contorta sarà presentato dal Porto lunedì 29 alle 17 in sala San Leonardo.
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