Incendio al ristorante Sapori Venexiani in calle del Dose a Castello. Momenti di panico e fuggi-fuggi generale in campo Santa Marina e Santa Maria Formosa ieri sera dopo le 18, a causa del fumo nero e dell'odore acre che si propagava intorno. Le fiamme si sarebbero propagate nella cucina e nelle due sale del locale che a quell'ora stava già servendo alcuni clienti che, viste le fiamme, se la sono data a gambe levate. Alcune testimonianze parlano di un guasto elettrico, forse di una friggitrice che avrebbe dato inizio al piccolo rogo che in poco tempo sarebbe diventato inarrestabile. Tra i primi che hanno notato la colonna di fumo nero alzarsi al cielo dal locale, Niccolò Toffano, barista nel vicino The Mob Art Cafe in campo Santa Marina. «Sono bagnino e abilitato a prestare il primo soccorso spiega Niccolò per questo sono corso davanti alle porte del ristorante chiedendo di intervenire e prestare i primi aiuti nell'attesa dei pompieri, ma i presenti non mi hanno lasciato entrare, dicendo che non c'erano feriti». Poi sono accorsi i vigili del fuoco del centro storico, la Polizia municipale e i paramedici del 118 che hanno prestato le prime cure ad alcuni dipendenti rimasti intossicati dal fumo mentre la calle iniziava a riempirsi di curiosi e turisti, con i residenti delle abitazioni vicine che si affacciavano alle finestre per capire cosa fosse successo e se vi fosse pericolo. Secondo le testimonianze i danni al ristorante sarebbero notevoli: le fiamme, anche per colpa dei vapori della friggitrice, avrebbero raggiunto e intaccato le travi del soffitto. Luana, che lavora nel vicino mobilificio Franzoi racconta: La nube nera che saliva al cielo si poteva vedere anche a grande distanza ma è stato il forte odore di bruciato a creare timore tra la gente. I vigili sono stati costretti ad allontanare i curiosi che si accalcavano nella strettoia ostacolando le varie operazioni mentre i vigili del fuoco hanno presto domato l'incendio ma sono rimasti a lungo sul luogo dell'incidente per constatare che le fiamme non potessero nuovamente divampare ed escludere altri eventuali pericoli.
Giorgia Pradolin
© riproduzione riservata
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