Franceschini e Pd nel mirino E domani tornano i No Navi

Sabato 3 Ottobre 2015
Alla fine solo Italia Nostra canta vittoria. Sono davvero numerose, e trasversali, le critiche al ministro Franceschini che vuole spostare a Trieste le crociere. In ogni caso, sul fronte della protesta, è stata confermata la manifestazione contro le Grandi navi in programma domani, domenica alle 15.30, alle Zattere. «C'è soddisfazione e speranza dopo le parole di Dario Franceschini - precisa soddisfatta Italia Nostra - È evidente che le Grandi navi non possono transitare in laguna pena la distruzione di Venezia. Per non parlare della salute degli abitanti di Santa Marta. Da sempre sosteniamo lo spostamento del crocierismo a Trieste che ha i fondali adatti. Le parole del ministro Franceschini fanno sperare che finalmente non si rimanga succubi di interessi di parte fortissimi». Molto cauto l'atteggiamento dei comitati. «Il problema delle Grandi navi - attacca Silvio Testa - non si risolve in modo estemporaneo. Prima c'era il progetto di De Piccoli, poi il Porto che cercava una soluzione impraticabile, poi ci sono le idee del sindaco, adesso arriva il ministro. Il Governo deve prendere in mano la questione e chiedere a un gruppo di progettisti quale sia la soluzione più logica in termini strategici». Ambientevenezia critica le posizioni del sindaco Brugnaro e approva la scelta delle opposizioni di abbandonare il Consiglio comunale. «Quello che sta accadendo - aggiunge Luciano Mazzolin - dimostra il caos all'interno del Pd dove ci sono davvero troppe posizioni. Tutto questo non è affatto promettente. Per quanto riguarda Trieste vorrei proprio sapere cosa ne pensano davvero i triestini. E poi non mi risulta che in quel porto ci siano banchine in grado di ospitare contemporaneamente, come accade a Venezia, sei Grandi navi. Mi sembra che il Governo voglia solamente rinviare la decisione».
Che il problema investa in pieno il Pd lo conferma la posizione del parlamentare Andrea Martella. «Trasferite le Grandi navi a Trieste - dice Martella - sortirebbe una perdita secca di posti di lavoro e per l'economia del territorio. Il legame tra Venezia e il suo porto fanno parte della storia di questa città. Tutelare Venezia non significa gettare sassi in laguna con scenari che liquidano la questione. È il momento delle proposte concrete».
Anche l'Ascom bacchetta il ministro. «Non siamo per nulla d'accordo con Franceschini – commenta il presidente Roberto Magliocco – da tempo ormai tutte le parti politiche stanno studiando soluzioni per salvaguardare sia l'ambiente che l'attività portuale, ma tali soluzioni sono mirate affinchè l'economia delle crociere rimanga come risorsa della città. Venezia è diventata uno dei principali porti turistici del mondo, grazie anche alla lungimiranza ed all'impegno di imprenditori locali». Per il Comitato Cruise Venice quella di Franceschini «è una "bischerata", anche se detta da un autorevole membro del Governo, non può assumere il tono di una discussione seria. Trasferire le attività turistiche da un porto all'altro non sarebbe possibile neppure con le regole del Monopoli. E dispiace che per pura ignoranza e interessi di campanile inutili, persone che hanno ruoli nella nostra società si possano sbizzarrire come fanciulli all'uscita di scuola. Secondo un ministro, un presidente di Regione e di un senatore del Partito Democratico, Trieste avrebbe la stessa attrazione turistica di Venezia. Assistiamo allibiti alla ridda di opinioni che in queste ore stanno intasando le redazioni dei giornali».
Dal centrodestra arriva l'attacco della lista Brugnaro. «Per fortuna il veneziano Baretta dice che anche i ministri possono sbagliare - dice il capogruppo Maurizio Crovato - a me il nome Franceschini fa direttamente rima con il nome Serracchiani. Una persona che deve decidere se fare il numero 2 del Pd oppure il governatore del Friuli. La Serracchiani è una impicciona. Prima si mette in mezzo per togliere i futuri finanziamenti al porto offshore a Venezia, poi per puro caso manda un commissario a Venezia che è proprio delle sue parti. Terzo, si infila sul problema delle grandi navi promuovendo la "sua" Trieste».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci