(m.f.) E la cultura? Al termine della presentazione dei neo assessori è emerso in sala consiliare un interrogativo: vuoi vedere che Brugnaro si è dimenticato di assegnare uno dei referati più importanti?
«La terrò io» è stata la sua lapidaria risposta, certamente conscio del tempo che gli porterà via un referato del genere. Anche Giorgio Orsoni in un primo momento aveva deciso di mantenere per sè il referato, anche se solo le Politiche culturali (grandi operazioni, rapporti con istituzioni internazionali), lasciando però le attività culturali ad un assessore. In un secondo tempo se n'era però liberato accorpando Cultura e Turismo.
L'impressione è che Brugnaro, mettendoci tutta la sua energia, si sia sovraccaricato di deleghe importanti e che comportano un lavoro e una presenza quotidiana. Insomma, intende fare il "supersindaco".
Non si tratta solo della Cultura (nel 1985 l'ex sindaco Mario Rigo accolse la nomina ad assessore sostenendo che quello fosse il referato più importante per Venezia), ma anche dello Sport, che comporta un'infinità di contatti con le realtà del territorio e le loro mille problematiche, non ultima la ripartizione dei costi di gestione degli impianti recentemente modificata dal commissario.
Un'altra delega importante che il sindaco ha voluto tenere per sè è il Traffico acqueo, materia che ha dato filo da torcere a generazioni di assessori che si sono scontrati (e scottati) con le potentissime categorie che viaggiano sull'acqua. Vedremo se riuscirà a ristabilire un minimo di ordine soprattutto nelle acque che circondano il perimetro della città, dove tutti sfrecciano pensando solo ai soldi e infischiandosene della sicurezza della gente.
Le rimanenti deleghe sono invece quelle più tipiche per un sindaco: Legislazione speciale per Venezia, i Rapporti istituzionali con gli Enti locali (ma c'è dentro la Città metropolitana); Programmazione e controllo; Relazioni internazionali.
© riproduzione riservata
«La terrò io» è stata la sua lapidaria risposta, certamente conscio del tempo che gli porterà via un referato del genere. Anche Giorgio Orsoni in un primo momento aveva deciso di mantenere per sè il referato, anche se solo le Politiche culturali (grandi operazioni, rapporti con istituzioni internazionali), lasciando però le attività culturali ad un assessore. In un secondo tempo se n'era però liberato accorpando Cultura e Turismo.
L'impressione è che Brugnaro, mettendoci tutta la sua energia, si sia sovraccaricato di deleghe importanti e che comportano un lavoro e una presenza quotidiana. Insomma, intende fare il "supersindaco".
Non si tratta solo della Cultura (nel 1985 l'ex sindaco Mario Rigo accolse la nomina ad assessore sostenendo che quello fosse il referato più importante per Venezia), ma anche dello Sport, che comporta un'infinità di contatti con le realtà del territorio e le loro mille problematiche, non ultima la ripartizione dei costi di gestione degli impianti recentemente modificata dal commissario.
Un'altra delega importante che il sindaco ha voluto tenere per sè è il Traffico acqueo, materia che ha dato filo da torcere a generazioni di assessori che si sono scontrati (e scottati) con le potentissime categorie che viaggiano sull'acqua. Vedremo se riuscirà a ristabilire un minimo di ordine soprattutto nelle acque che circondano il perimetro della città, dove tutti sfrecciano pensando solo ai soldi e infischiandosene della sicurezza della gente.
Le rimanenti deleghe sono invece quelle più tipiche per un sindaco: Legislazione speciale per Venezia, i Rapporti istituzionali con gli Enti locali (ma c'è dentro la Città metropolitana); Programmazione e controllo; Relazioni internazionali.
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