Dallo Stato 23 beni al Comune

Sabato 28 Marzo 2015
Sono 23 i beni demaniali per i quali il Comune ha avviato la procedura di acquisizione a titolo gratuito. In realtà, si tratta di un primo elenco su una cinquantina di immobili, tra terreni ed edifici, richiesti allo Stato nell'ambito del cosiddetto "federalismo demaniale". Finora l'Agenzia del Demanio ha risposto in relazione a 33 beni e su 23 di questi il Comune intende dire di sì. La decisione è stata deliberata ieri dal commissario Vittorio Zappalorto con i poteri del Consiglio comunale e con i pareri positivi di tutte le Municipalità.
Alcuni di questi beni, come quattro negozi al Lido saranno destinati ad essere "valorizzati" e quindi messi in affitto o in vendita, mentre la maggior parte dei terreni sono in un modo o nell'altro già in uso all'amministrazione comunale, tanto che nessuno si aspetterebbe una proprietà differente. Ad esempio ci sono un tratto di riva sul canal Grande o un pezzo di strada al Lido i quali, chissà perché, risultavano di proprietà statale. Oppure ci sono terreni provenienti da imbonimenti della laguna, anch'essi già utilizzati dal Comune.
Negli altri elenchi di cui il Comune attende la risposta dallo Stato, ci sono invece beni più corposi a cominciare dalle ex caserme, ma anche isole, come Sant'Andrea con l'idroscalo o la contesa Poveglia, che il Comune in un primo momento si era scordato di inserire tra i "desiderata".
Successivamente il commissario ha aggiornato il regolamento della Tari (tassa sui rifiuti) rendendola più lieve per alcune tipologie di utenza, ma non le utenze domestiche. Si tratta principalmente dei campeggi, i quali dopo la trasformazione da tariffa (la Tia) a tassa (la Tari) hanno perso molto poiché la tariffa si poteva considerare un costo da imputare a bilancio, mentre la tassa no. Per questo motivo è stato deciso un abbattimento del 65 per cento dell'importo della tassa sulle aree scoperte adibite a campeggio.
Un'altra novità riguarda gli alberghi a chiusura stagionale. Per i periodi in cui non saranno in esercizio (quindi nei mesi invernali, anche se a Venezia sono pochi a chiudere) potranno applicare la tariffa da magazino invece che da albergo. Questo perché durante la chiusura si dà per scontato il fatto che non vengono prodotti rifiuti.
Infine, è stata abbassata da 20 a 15 euro la tassa minima per eventi singoli, quali posono essere i mercatini dell'usato. Si tratta di manifestazioni che si svolgono poche volte l'anno e questo sconto inciderebbe sul bilancio per qualche centinaio di euro, ma pare con benefici importanti per questo tipo di iniziative.
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