Comunali, è muro contro muro L'assemblea al Malibran respinge le condizioni del Comune per riaprire il dialogo

Martedì 27 Gennaio 2015
Muro contro muro tra i sindacati e Zappalorto: rifiutata la conciliazione, prosegue lo stato di agitazione. Oggi le rappresentanze della Rsu si presenteranno in Prefettura con un secco "No" a tutti gli accordi-ponte, in cui rientrano anche le ultime condizioni proposte dalla Direzione risorse umane per il riavvio di tutti i progetti specifici (parte del salario accessorio dei dipendenti) fino al prossimo 28 febbraio. Niente da fare, ieri mattina all'assemblea generale al teatro Malibran il rifiuto è stato votato all'unanimità: circa 150 persone hanno alzato la mano per rigettare quella che ai comunali appare come una "soluzione di rattoppo" per poter garantire i servizi, soprattutto della Polizia Municipale, solo durante il periodo del Carnevale. In testa alle richieste di Cgil, Cisl, Uil, Csa, Diccap e Cobas c'è il voler esser messi a conoscenza della reale situazione del bilancio comunale. Ieri mattina, ai microfoni del Malibran sono sfilati i rappresentanti delle varie sigle, e chi era appena tornato da un confronto romano ha portato speranze per l'emendamento "Salva Venezia". Questa sarebbe infatti l'unica chance per mettere fine alla battaglia tra le mura di Cà Farsetti perché i dipendenti non intendono arretrare di un passo e rinunciare allo "status quo", cioè ai progetti e alle produttività.
«Invece di tagliare alla base - ha detto Sebastiano Beraldo (Rsu) - lo si faccia ai vertici, a quella dirigenza responsabile dei centri di spesa e di questa situazione». Approvate al termine dell'assemblea una decina di proposte di mobilitazione: stop a tutti gli straordinari e calendarizzazione di nuove manifestazioni per protestare contro il patto di stabilità, il buco di bilancio e l'attuale gestione amministrativa. Sostegno e apertura ad altri dipendenti pubblici che rischiano il posto per allargare il fronte comune (quelli della Provincia e quelli delle Apt), presidi fissi ai Consigli Comunali, raccolta firme per presentare una o più domande al Commissario che chiariscano alla città la reale situazione economica di Cà Farsetti. E ancora: nuove assemblee sindacali durante il Carnevale, anche al fine di creare disagi e interruzioni agli ordini di servizio. Studiare nuove forme di attacco alla dirigenza - anche qui voto all'unanimità - e formare dei gruppi di lavoro all'interno dei sindacati. Nel corso dell'assemblea si è ribadita la richiesta di dimissioni al direttore generale Marco Agostini, e la volontà di difendere i beni pubblici.
«Non è accettabile che il mio salario sia vincolato alla vendita di Villa Heriot - ha affermato Luigi Barbieri - o alla vendita degli immobili patrimonio della città». Ormai è guerra aperta, senza esclusione di colpi. «Organizziamo banchetti di raccolte firme per mandar via Zappalorto e compagni - la proposta di Carlo Alzetta, segretario Cisl - e flash mob di protesta durante Carnevale e azioni che brucino a livello mediatico. Spazio alla fantasia e al coinvolgimento di tutte le categorie della città».
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