Brugnaro Paperone elettorale Casson si ferma a 71mila euro

Mercoledì 6 Maggio 2015
L'aveva detto e ha mantenuto la parola. Luigi Brugnaro aveva annunciato fin dall'inizio che avrebbe speso "tutto il possibile" per la campagna elettorale. Magari non arriverà al massimo consentito dalla legge, ma è lui, il patron della Reyer e capo della coalizione con Forza Italia, Area Popolare, Boraso Civica, Malgara Un nuovo inizio e la sua lista Luigi Brugnaro sindaco, il candidato che spenderà di più per le comunali. Il conto? È pubblico e da ieri si può consultare, assieme ai bilanci e ai programmi di tutte le liste, nell'Albo pretorio del Comune (in Internet https://portale.comune.venezia.it/albopretorio).
Ed ecco allora la "classifica" delle spese elettorali. La lista "Luigi Brugnaro sindaco" spenderà 127.300 euro per il Comune, 13mila euro ciascuna per l'elezione dei presidenti delle Municipalità di Chirignago e Marghera (dove la lista ha due suoi candidati) e altri 9mila euro in ognuna delle altre quattro Municipalità. Un totale di 189.300 euro. Segue, ma a distanza, Felice Casson: 70.900 euro in cui spicca un non precisato costo di 25mila euro per il "gruppo di lavoro", quindi i costi di affissione e stampa di manifesti e volantini, e i 7.200 euro per l'affitto dell'ufficio elettorale. «Per quanto riguarda la faraonica campagna di Brugnaro - aveva detto qualche settimana fa il candidato sindaco del centrosinistra - mi pare evidente l'imprimatur berlusconiano. Noi invece abbiamo pochissime risorse: oggi la politica deve essere francescana». Già, però il Pd dichiara di mettere altri 16mila euro (più di Brugnaro!) anche nelle due Municipalità maggiori, Mestre e Venezia.
Più sotto troviamo la lista di Mattia Malgara con un bilancio preventivo (perché si tratta sempre di stime di spese) pari a 33.500 euro e scendendo ancora - a sorpresa - ecco il Movimento 5Stelle guidato dal candidato sindaco Davide Scano che, seppur lontano da Brugnaro e Casson, spenderà complessivamente 25mila euro in larga parte per manifesti e stampati. Venezia cambia 2015 (candidato Giampietro Pizzo) investirà 20.500 euro, quindi la lista di Francesca Zaccariotto con un preventivo di 16.849 euro per poster, volantini, 250 t-shirt e 500 spille per i sostenitori. Sempre Zaccariotto spenderà poi altri 300 euro per le varie Municipalità. La campagna elettorale di Gianangelo Bellati costerà invece 6.360 euro alla lista "Coesione popolare" (di cui 100 euro per la pubblicità sui social network, l'unica a precisarlo) e 10mila euro alla Lega nord che lo sostiene. Collegati a Casson, "Venezia Popolare" investirà 3.500 euro per il Comune e 1.500 nelle Municipalità, mentre "Socialisti e democratici" 2.400 euro. E ancora:Camilla Seibezzi di "Noi a città" spenderà 2.500 euro; 300 euro il Partito comunista dei lavoratori che sostiene Alessandro Busetto; 1.020 euro "Venezia Mestre Due grandi città" e mille euro "Indipendenza Veneta" (questi ultimi due con Bellati). Solo briciole, infine, in Forza Italia. Sostenendo Brugnaro, il partito di Berlusconi ha messo appena un "gettone" di 100 euro per il Comune e altrettanto nelle Municipalità. Ma il bilancio preventivo che merita il primo premio è quello di Francesco Mario D'Elia: per manifesti, pubblicità, manifestazioni e affitto di sale, specificati voce per voce, zero euro in tutto, Iva compresa. Come si dice, l'importante è partecipare.
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