Barche in carovana, i padroni dei canali

Martedì 29 Luglio 2014
Barche in carovana, i padroni dei canali
Cordoni di gondole e carovane di taxi in Canal Grande, il tutto in barba al regolamento del traffico acqueo. Un pomeriggio movimentato quello di domenica scorsa, appena il sole ha fatto capolino a Venezia i canali si sono ripopolati, o meglio dire riaffollati di barche a remi e a motore, con momenti di congestione non solo a Rialto, ma anche tra Santa Maria del Giglio e San Marco.
Tanto è vero che i visitatori della «Collezione Peggy Guggenheim», affacciandosi dal terrazzo che guarda a San Marco, hanno potuto fotografare non solo lo splendido panorama lagunare, ma anche lo sbarramento di imbarcazioni che a quell'ora sfilavano sull'arteria principale cittadina. Verso le 16 anche qualche momento di tensione tra alcune gondole cariche di turisti e barche private dove non sono mancate le maledizioni. Nel corso della giornata si sono potute vedere situazioni di ogni tipo, al limite della viabilità: l'arrivo contemporaneo di tre vaporetti al pontile di Santa Maria del Giglio che nell'attesa di transito erano accerchiati dagli altri mezzi acquei; gondole affiancate l'una all'altra con i loro traghettatori che chiaccheravano allegramente in mezzo al canale mentre in quel momento sopraggiungevano altri battelli e un Alilaguna dall'Accademia; un piccolo schieramento di taxi con tre motoscafi che procedevano alla stessa velocità e alla stessa altezza ed un altro in coda, occupando buona parte del Canalasso.
E le barchette private e a remi? C'erano anche loro ovviamente, a far slalom tra i «giganti». Eppure il regolamento del traffico acqueo parla chiaro, le barche a motore hanno il divieto sia di affiancarsi che di creare «carovane» in coda, le gondole possono accostarsi ma fino ad un numero massimo di tre imbarcazioni e solo fuori dalla zona di Rialto, dove anch'esse hanno l'obbligo di procedere singolarmente per non intralciare lo scorrimento in una zona già particolarmente sensibile.
E se questa è la storia di una semplice domenica, c'è da dire che l'estate è ancora lunga e le infrazioni in acqua sono all'ordine del giorno tra limiti di velocità superati e concentramenti di imbarcazioni che rischiano di intralciare la viabilità, creando in alcuni punti condizioni di navigazione difficoltose anche per i migliori marinai e al limite della tensione in un clima da «Far West».
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