Autisti Actv aggrediti «Un allarme per tutelarli»

Mercoledì 8 Luglio 2015
C'è bisogno di aiuto? Ecco il bottone rosso per chiedere rinforzi. Actv sta pensando a un sistema d'allarme per garantire maggiore sicurezza ai suoi autisti. C'è a bordo qualche esagitato che crea problemi? Premendo sul pulsante, l'autista potrà chiedere l'intervento di una volante, pronta a raggiungere l'autobus e ad intervenire alla prima fermata utile.
L'idea è di Luca Scalabrin. Il presidente di Actv, che spiega anche lo stop ai tornelli, sta infatti valutando alcune misure per migliorare la sicurezza dei suoi autisti. Il sindacato Ugl aveva infatti proposto all'azienda di trasporti alcuni interventi schock, come l'impiego dei vigili urbani a bordo e l'uso di cabine di sicurezza per chi è alla guida. «Purtroppo - spiega Scalabrin - l'ordine pubblico non posso farlo io. I vigili sono un corpo di competenza comunale, la scelta spetta ad altri». Niente polizia municipale, ma nemmeno niente cabine di sicurezza, soluzione che non sposa la filosofia del trasporto pubblico. «Per me l'autobus deve essere anche una famiglia e l'autista deve essere messo in condizione di parlare con i passeggeri. Non lo posso blindare dentro una cabina, c'è bisogno anche del rapporto con la gente». Chi è salito su un autobus sa bene però che come «famigli» è piuttosto turbolenta. I «vaffa» sono pane quotidiano, e non mancano neppure casi in cui la situazione è degenerata. Il timore del sindacato è proprio questo: che la tensione possa diventare violenza, con la paura che anche a Venezia accada quel che è capitato a Milano, con il capotreno mutilato a colpi di machete. E qui entra in gioco l'idea del pulsante di sicurezza. Se l'autista capisce che a bordo sta succedendo qualcosa di strano e che va oltre le solite noie, preme il bottone e chiede aiuto. «L'idea potrebbe essere quella di un pulsante di sicurezza - anticipa Scalabrin - che mandi un messaggio in centrale e che richieda l'intervento di una squadra che raggiungerà l'autobus e vedrà la situazione».
Il presidente di Actv nega anche la possibilità, chiesta sempre dall'Ugl, di far diventare gli autisti degli agenti di polizia amministrativa. «Gli autisti non sono poliziotti - taglia corto Scalabrin - ma annuncio invece che a breve i nostri verificatori (i controllori, ndr) potranno avere questo tipo di funzione». Per chi invece si lamenta che nei bus dell'Actv è facile salire senza biglietto, chiedendo come mai l'idea dei tornelli sia stata scartata, Scalabrin non ci gira tanto attorno e dice: «Oltre a dubbi sulla sicurezza, abbiamo fatto delle verifiche nelle linee sperimentali dove erano montati i tornelli, scoprendo che c'era un tasso d'evasione superiore alla media».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci