SAN DONÀ - «Non si merita tutto il caos scoppiato. Penso abbia vissuto questa scelta con grande sofferenza. Una scelta non facile la sua». A difendere la decisione di presentarsi da un giorno all'altro come Cloe e non più come Luca Bianco, assistente-tecnico delle ore di lezione di Fisica, è proprio l'insegnante che assiste, ovvero Donatino Fantin. «A parte il primo imbarazzo che c'è stato quando mi sono trovato di fronte ad una situazione un pO' diversa, l'unica cosa che mi sono chiesto è stata: è bravo o non è bravo? L'unico giudizio che posso esprimere è sulle sue capacità. Se un giorno scoprissi che non sa di fisica allora potrei dire qualcosa, ma oggi posso solo esprimere dei giudizi positivi. Sulla sua scelta personale, come disse già Papa Francesco, chi sono io per giudicare?». Fantin non giudica il modo di esprimere il suo orientamento, anche se un appunto lo fa per i rapporti professionali che ci sono tra i due: «Per quanto riguarda i ragazzi, non so se fosse stato meglio parlarne prima, perchè in situazioni come queste non sai mai quale sia la scelta giusta. Però almeno avrebbe potuto avvisare me, che sono il suo collaboratore più stretto. Io ho saputo solo un'ora prima, detto da altri, che aveva delle aspettative di vita diverse da quelle che sembravano». (f.cib)
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