«L'80% dell'arte è cristiana: la fede che diventa il

Lunedì 14 Dicembre 2015
«L'80% dell'arte è cristiana: la fede che diventa il bello. E la vita cristiana è fatta di nuovi inizi, come in questo spazio celebrativo. Dove il bello, che non ha prezzo e s'impara gratuitamente, torna a dirci chi è Dio».
Così il Patriarca Francesco Moraglia ha salutato ieri la riapertura della chiesa di San Silvestro I Papa, restituita al culto dopo 5 anni di restauri. L'omonima parrocchia, insieme a quella dei SS. Cecilia e Cassiano, è retta da don Antonio Biancotto. Elogiato pubblicamente da Moraglia per la "pazienza e perseveranza" nel seguire lavori che hanno interessato soprattutto il tetto e il soffitto, oltre al campanile all'undicesimo posto sugli 88 della città storica per necessità d'interventi.
«Finalmente il campanile è tornato a far sentire la sua voce - ha commentato don Antonio, emozionato per la partecipazione popolare a quella che per molti versi ha assunto i toni di una festa - All'interno della chiesa il grigio ha lasciato posto al cromatismo e l'area è stata posta in sicurezza tramite videocamere. Tuttavia, tra impianto di riscaldamento, presbiterio, altari, pavimenti, murature e facciata, molto rimane da fare. E dal momento che soldi per un custode non ne abbiamo, per tenere aperta la chiesa cerchiamo volontari».
Non meno eloquente la nota in chiusura del bollettino parrocchiale. Dove il sacerdote spiega che la moquette sul pavimento nasconde pedane per l'eliminazione dei dislivelli creatisi a causa dei lavori: «Una soluzione temporanea - ha precisato - In caso contrario avremmo dovuto chiudere la chiesa di nuovo. Siamo consapevoli che altri interventi sono necessari. Ma non abbiamo la disponibilità economica e procediamo un poco per volta, senza indebitarci oltremisura».
«Dalla chiusura nell'aprile 2010 per il controsoffitto a rischio cedimento, il ministero dei Lavori pubblici attraverso il Magistrato alle acque e la Regione Veneto hanno stanziato 900mila e 600mila euro - ha aggiunto l'architetto Fabiano Pasqualetto - I lavori sono stati eseguiti dalle ditte Sicop e Ducale Restauri. Negli ultimi mesi gratis, perché i fondi regionali ancora non sono arrivati».
Ieri, tuttavia, la soddisfazione per la riapertura ha prevalso sulle polemiche, con il Patriarca e i fedeli colpiti dalla qualità dell'intervento su una chiesa dalle origini antichissime, ma ricostruita in stile neoclassico tra il 1836 e il 1843 (con interventi successivi fino al 1909). E rovesciata rispetto alla precedente, per la facciata che originariamente guardava il Canal Grande.
Durante la cerimonia, anche una curiosità sul dipinto cinquecentesco di Girolamo da Santacroce raffigurante San Tommaso Becket: ora visibile nella sua interezza, per i contorni liberati dai tendaggi che hanno rivelato figure sconosciute.
Vettor Maria Corsetti

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